Continua ad un ritmo impressionante l'ondata di richiami che sta investendo la casa automobilistica americana. Ieri General Motors ha annunciato il richiamo di altri 7,6 milioni di automobili nel mercato statunitense, insieme a quasi 900.000 veicoli in Canada. Il richiamo interessa automobili prodotte tra il 1997 e il 2014 dei modelli e marchi ormai fuori produzione come Oldsmobile e Pontiac. La berlina Cadillac CTS 2014, è uno dei veicoli interessati dal massiccio richiamo di GM tra gli 8,4 milioni di automobili e camion. Come ha puntualizzato un portavoce della GM, il difetto che ha dato origine alla nuova campagna di richiamo è diverso da quello che ha fatto scattare la precedente. Sulle auto richiamate oggi, ha spiegato il portavoce Jim Cain, il problema non riguarda il blocchetto vero e proprio, ma la chiave. Di conseguenza, il provvedimento di richiamo relative a questi esemplari non contempla la sostituzione dello stesso, ma un adeguamento della chiavetta d'accensione. GM ha tuttavia precisato che non esiste alcuna prova conclusiva per il momento non esista una prova lampante di collegamento tra la rotazione indesiderata della chiave, lo spegnimento del veicolo, e le conseguenze fatali degli incidenti, entrambi avvenuti ad alta velocità GM ha invitato i conducenti dei veicoli interessati dal richiamo, in attesa delle sostituzioni del blocchetto di accensione, di rimuovere tutti gli elementi del cilindro della chiave, tra cui il portachiavi. Intanto General Motors (GM) è pronta a offrire almeno un milione di dollari per ogni vittima causata dai problemi all'accensione di alcuni suoi modelli ritirati dal mercato. Ad essere risarcite, secondo il piano messo a punto dall'azienda guidata da Mary Barra, dovrebbero essere le famiglie di ben oltre le 13 vittime finora riconosciute ufficialmente dalla casa automobilistica. Il piano risarcitorio sarà operativo dal 1° agosto e dovrebbe raggiungere tutte le famiglie delle vittime entro il secondo trimestre del prossimo anno. Finora non si ha idea di quante persone faranno richiesta del risarcimento o se il numero delle vittime sarà superiore alle 13 finora accertate ufficialmente dalla stessa GM. Tra morti e feriti, ci sarebbero circa 3.500 vittime legate ai 2,6 milioni di auto difettose ritirate dal mercato lo scorso febbraio. Dopo l'annuncio del risarcimento il titolo di GM a Wall Street perde lo 0,20%. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari General Motors nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.
Fonte: comunicato stampa Giovanni D’AGATA
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