Rete dei Musei in Provincia di Caserta riconosciuti
di interesse Regione Campania ex L. 12/2005
Comunicato stampa
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il 5 dicembre 2016 è stato pubblicato il decreto dirigenziale n. 174 del 2 dicembre 2016, avente ad oggetto: “Approvazione graduatoria ed assegnazione contributi musei di enti di amministrazione locale”. Tra gli ammessi il Sistema Museale di Terra di Lavoro, unico sistema museale riconosciuto dalla regione Campania ai sensi della Legge 12/2005 “Norme in materia di musei e di raccolte di ente locale e d’interesse locale”. Si tratta di un traguardo importante per il futuro dei singoli musei degli enti locali che solo attraverso la condivisione delle risorse e delle attività culturali possono sviluppare nuove iniziative sfruttando le opportunità offerte da nuove tecnologie e dalla comunicazione associata allo sviluppo del territorio di riferimento. Il progetto “La rete Musei di Terra di Lavoro e il territorio: promozione comunicazione in rete e sulla rete” è stato l’unico progetto approvato per l’intera provincia di Caserta. Il sistema Museale di Terra di Lavoro nasce tra il 2009 ed il 2010 e viene riconosciuto dalla regione con decreto dirigenziale n. 60 del 13 maggio 2016 ed è composto da cinque realtà museali della provincia di Caserta che hanno ottenuto il riconoscimento “d’Interesse regionale” ai sensi della citata legge 12/2005: Il “Museo d’Arte Contemporanea della Città di Caserta” che è il capofila, seguono Il “Museo Civico Marrocco di Piedimonte Matese”, “l’Istituzione Museo Civico di Maddaloni”, il “Museo Michelangelo dell’Istituto Buonarroti di Caserta” ed il “Museo della Memoria di San Pietro Infine”.
Si tratta in definitiva, osserva l’assessore alla Cultura Daniela Borrelli, di un esempio di “best pratices” che l’Amministrazione Comunale di Caserta, in collaborazione con gli altri membri del Sistema Museale vanta in ambito regionale, infatti, studi di settore hanno evidenziato che l’adesione ad un sistema museale sembra emergere come condizione necessaria per la sopravvivenza dei singoli musei ed in tal senso l’alleggerimento burocratico è visto come una priorità.
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