“Un’esaltante
esperienza di sperimentazione e di interazione istituzionale che ci ha visti
protagonisti a livello europeo di una iniziativa che, per l’oggetto e gli
obiettivi che essa si prefissa, rappresenta un’assoluta novità sul piano delle politiche
energetiche nazionali”: con queste parole, il Presidente f.f.
dell’Amministrazione provinciale di Caserta, Silvio Lavornia, ha aperto i
lavori del workshop finale del progetto CoSSMic, collaborating smart solar –
powered Micro – grids, che ha visto coinvolte, per l’Italia, la Provincia di
Caserta ed il Dipartimento di Ingegneria della Seconda Università degli Studi
di Napoli.
Nella
sala del Consiglio provinciale di Corso Trieste, gli 8 partner provenienti da 4
paesi europei, Sintef (Norvegia) coordinatore del progetto, l’International
Solar Energy Research Center Konstanz (Germania), la città di Konstanz
(Germania), la provincia di Caserta (Italia), la Norges
Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet (Norvegia), la Sunny Solartechnik GmbH
(Germania), la Boukje.com Consulting BV (Olanda) e l’Universitetet di Oslo
(Norvegia), hanno partecipato ai lavori di chiusura dell’intervento sullo
scambio di energia finanziato dalla Commissione Europea all’interno del
programma Call Smart Cities Settimo Programma Quadro per l’Information and
Communication Technology.
Un
progetto in favore delle tecnologie avanzate per le smart city e, in
particolare, per la smart Energy attraverso l’impiego di energie rinnovabili e
sorgenti di energia alternativa, come per esempio quella solare, e di sistemi
di controllo e di gestione intelligenti affinchè diversi tipi di edifici (per
esempio un insieme di case, aziende e scuole) possano essere connessi in modo
tale da poter usare più della propria energia rinnovabile all’interno della
comunità.
“In
un paese qual è l’Italia, rigido e chiuso sotto il profilo dello scambio di
energia con aziende e gestori diversi da chi per decenni ed ancora oggi ne
detiene il monopolio, puntare su un progetto della portata di Cossmic ha
significato innanzitutto aprire il mercato nazionale e locale dell’energia a
nuovi orizzonti, superando diffidenze e chiusure gestionali che hanno determinato per lunghi
anni l’impossibilità di guardare al futuro ma soprattutto di guardare al
modello europeo che voi partner avete già posto all’avanguardia.
Aver
messo a disposizione lo Stadio del Nuoto e diversi Istituti scolastici
superiori ha rappresentato solo la prima tappa di un lungo percorso che, con
convinzione e determinazione intendiamo percorrere fino in fondo anche e soprattutto
sulla scorta della felice e positiva esperienza fin qui vissuta in confronto
con la città di Costanza.
Tale
parallelismo, istituzionale, inserito nel più vasto percorso progettuale
compiuto ai fini della ottimizzazione del consumo e dello scambio di energia
elettrica prodotta dal fotovoltaico in fabbricati e quartieri omogenei può e
deve essere un modello europeo da seguire d’ora in poi, anche e soprattutto in
un Italia che grazie a Cosmic e alla vostra preziosa attività abbiamo reso più
aperta e competitiva nel campo della politica energetica.
In
tale ambito la Provincia di Caserta , che ha tra le sue poche funzioni
fondamentali proprio l’ambiente, è pronta a proseguire nel suo ruolo pilota su
scala nazionale”, ha concluso Lavornia nel suo intervento di apertura.
“L’utilizzo di sistemi di accumulo
intelligenti e condivisi, le cosiddette smart grid, consente all’energia di
poter sempre essere a disposizione degli utenti. Il progetto CoSSMic ha avuto
come obiettivo lo sviluppo di tecnologie innovative ICT allo scopo di
facilitare la condivisione di questa energia rinnovabile e mostrare la
fattibilità di questo concetto in due aree differenti in termini di
popolazione, quantità di luce solare e attrezzatura disponibile: Costanza in
Germania e nella provincia di Caserta in Italia, allo scopo di motivare le
persone a partecipare all’acquisizione e alla condivisione di energia
rinnovabile, provando metodi per ottenere un guadagno con questi schemi”,
ha spiegato il coordinatore del progetto per l’Italia, Giulio Salzillo.
“La Seconda Università degli Studi di Napoli ha
sviluppato una piattaforma basata su tecnologie informatiche intelligenti che
sfruttano agenti software. In particolare, lo scopo di questi agenti è quello
di agire per conto degli utenti allo scopo di ottimizzare l’uso dell’energia,
evitando sprechi e aumentando l’autoconsumo”, ha illustrato, infine, il
Responsabile Scientifico e vice direttore del Dipartimento di Ingegneria della
Sun, con sede in Aversa, Beniamino Di Martino.
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