“L’attività di
disinformazione posta in essere da parte del Comitato Pro Ponte rasenta il
ridicolo ed appare tanto più grave quanto più fonte di procurato allarme e di
disordini di cui, già nelle prossime ore, sarà informata sia la Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che il Prefetto di Caserta.
Diffondere notizie
false e tendenziose, tese unicamente a ingenerare facili illusioni nei
cittadini e, nel contempo, a screditare l’operato di una Istituzione qual è la
Provincia e l’immagine dei suoi vertici e dei suoi dirigenti, è un reato di cui
il Comitato Pro Ponte e taluni suoi componenti, si è reso responsabile a più
riprese con accuse, offese e diffamazioni di cui saranno chiamati a rispondere
nelle sedi opportune.
Tanto più grave ed
inaccettabile è l’opera di mistificazione portata avanti fino ad oggi dal
Comitato che, addirittura, in una delirante nota stampa diffusa poco fa e che
segue i fantasiosi comunicati precedenti, sostiene che i lavori di messa in
sicurezza di Ponte Margherita banditi e prossimi all’aggiudicazione da parte
della Provincia, porterebbero alla riapertura parziale e ad una sola corsia del
cavalcavia.
Niente di più falso
atteso che l’opera di alleggerimento del ponte che sarà eseguita da qui a
qualche settimana, una volta terminata, consentirà la ripresa del transito
pedonale e veicolare sull’intera infrastruttura e non solo su di una parte
della stessa, come vorrebbe invece il Comitato.
Piuttosto, sarebbe
curioso sapere chi dovrebbe ascoltare la Provincia: Forse un Comitato che non
legge neppure gli atti a corredo della gara? Forse un Comitato che dice tutto
ed il contrario di tutto e che, negli ultimi mesi, ha cambiato versione e
posizione almeno una trentina di volte sulla necessità di riaprire il Ponte
Margherita, secondo le convenienze del momento e le strumentalizzazioni
politiche tuttora in atto? Forse la Provincia dovrebbe prendere per buona una relazione tecnica redatta sulla
base di semplici prove manchevoli di qualsiasi verifica preliminare di
sicurezza?
Siamo seri e
responsabili e, se proprio il Comitato vuole andare in Procura, vada a
denunciare il fatto che ha eseguito prove di carico su una sola corsia (!),
senza aver fatto prima gli esami sulla resistenza dei materiali di cui è
composto il Ponte (sic), e con una dichiarazione di transitabilità valida per
soli 6 mesi, scaduti i quali si dovrebbero ripetere i controlli.
Solo per mero scrupolo
e senso di responsabilità, l’Ente ha convocato per il 4 gennaio il Comitato
Tecnico-Scientifico per sottoporgli i risultati delle prove di carico a dir
poco parziali e limitate ad una sola corsia fatte eseguire da tale Osservatorio
Pro Ponte, le cui conclusioni finali non fanno altro che avvalorare la tesi
della Provincia e dei suoi tecnici e confermare l’urgenza di intervento e
ripristino delle condizioni minime di sicurezza della infrastruttura che da
tempo è stato programmato, ma rallentato dall’ostruzionismo dello stesso
Comitato.
La verità è una sola,
per riaprire oggi Ponte Margherita ad una sola corsia come chiede il Comitato
bisognerebbe un costo immediato di oltre 60 mila euro in segnaletica e
accorgimenti vari, poi rifare le prove di carico fra 6 mesi e poi dopo
ulteriori 6 mesi, semmai richiuderlo per far eseguire i lavori di messa in
sicurezza, il tutto a carico di chi? Della Provincia ovviamente e, quindi, di
tutti i contribuenti visto che il Comitato se ne laverebbe di sicuro le mani.
Lo sanno i signori del
Comitato che tutto ciò sarebbe un reato penale e contabile e prefigurerebbe un
danno erariale?
E allora vadano a
denunciare tutto ciò in Procura se proprio vogliono perdere altro tempo, non
saranno di certo le loro minacce ad intimorire la Provincia o, peggio ancora, a
fermare la procedura di gara che responsabilmente sarà portata a termine per riaprire
davvero il Ponte e dare una risposta seria e concreta ai cittadini della media
Valle del Volturno.
Basta con le dolci
illusioni miste a grosse bugie, stop a giochetti e polemiche di bassissima
lega, è il momento di fermare chi genera solo confusione e diffonde frottole
megagalattiche”, conclude
il Presidente f.f. Lavornia
Caserta, 29 dicembre
2016.
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