Sarà discussa domani mattina,
nell'emiciclo della Camera dei Deputati, l'interpellanza urgente rivolta al
ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, dagli onorevoli
Camilla Sgambato, Assunta Tartaglione, Massimiliano Manfredi, Marco Di Lello ed
altri deputati del Pd, in cui viene sollecitato l'intervento del Governo
nazionale per risolvere una problematica che riguarda anche e soprattutto i
4000 tra Lsu e Lpu che prestano quotidianamente servizio presso i Comuni e gli
Enti così da sopperire alle annose carenze di organico dovute al
blocco delle assunzioni che da tempo vige nella Pubblica Amministrazione.
A rispondere in aula sarà la
Sottosegretaria al Lavoro, Sen. Franca Biondelli, che riferirà sui
provvedimenti adottati o in fase di adozione da parte del Dicastero di
competenza sulla questione del personale impiegato in lavori socialmente utili
o di pubblica utilità presso gli Enti Locali ricadenti in Regione che rischia
di non essere stabilizzato per mancanza di fondi.
"Non è più tollerabile che migliaia
di Lsu e Lpu che vivono da oltre 20 anni una situazione di assoluta precarietà,
possano ora correre il serio pericolo di non passare a tempo indeterminato
presso le amministrazioni che si avvalgono delle loro prestazioni
lavorative.
Abbiamo chiesto che l'esecutivo si
attivi immediatamente per assicurare la giusta stabilizzazione ai lavoratori
socialmente e pubblicamente utili, garantendo così la prosecuzione di attività
indispensabili per i Comuni ed a totale beneficio della collettività",
dichiara la parlamentare democratica, prima firmataria della interpellanza.
"Attendiamo adesso che la Sottosegretaria
Biondelli domani ci comunichi le decisioni da prendere esclusivamente a tutela
dei lavoratori e delle loro famiglie che vivono una situazione di disagio e di
ansia che non è più accettabile. La nostra proposta è semplice e chiara,
istituire da subito un Fondo che sostenga le Regioni, in primis la Campania, ad
erogare ai Comuni le risorse necessarie alla prosecuzione delle attività
socialmente e pubblicamente utili", conclude Sgambato.
Qui di seguito il testo integrale della
interpellanza urgente:
"Atto Camera
Interpellanza urgente
On. Camilla Sgambato
Al Ministro del lavoro e delle
politiche sociali - Per sapere - premesso che:
i Lavori Socialmente Utili
(LSU) rappresentano le attività svolte a beneficio della collettività da
parte di coloro che occupano una posizione di svantaggio nel mercato del
lavoro, ossia di soggetti che chepercepiscono sostegni di reddito
(disoccupazione, mobilità, cassa integrazione guadagni
straordinari) per realizzare opere e fornire servizi;
nel nostro Paese i lavoratori impiegati in
lavori di pubblica utilità (operai addetti alle manutenzioni, istruttore
finanziario, istruttore tecnico, istruttore amministrativo, servizi
demografici, cimiteriali, trasporti, scolastici eccetera), sono circa
18.000 dislocati soprattutto nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania,
Lazio, Puglia, Sardegna e Sicilia ed impiegati,
principalmente, presso circa 1.100 enti locali, sopperendo tra
l’altro anche a carenze di organico dovute al blocco delle assunzioni;
i lavoratori di cui sopra si possono
classificare in due categorie: quella dei cosiddetti transitoristi,
di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (a carico del
Fondo sociale per occupazione e formazione) e i non transitoristi o
autofinanziati (con oneri a carico delle regioni di appartenenza);
in Regione Campania sono circa
4000, e il governatore De Luca e l’Assessore
Palmieri hanno allertato gli EE.LL. ed il
governo sulla drammaticità della vicenda;
tra l’altro questi
lavoratori quest’anno a causa di un ritardo non percepiscono l’assegno
INPS da circa tre mesi;
sin dall'inizio, il legame tra enti
utilizzatori e soggetti utilizzati ha evidenziato
la caratteristica di un vero e proprio rapporto di subordinazione
(rilevazione entrata/uscita tramite il badge, giustificativo in caso di assenza
e per motivi personali e/o di malattia, visite fiscali, ordini di servizio,
piano ferie autorizzato, svolgimento di servizi e mansioni sopperendo a carenze
di organico eccetera), a cui non ha corrisposto il necessario riconoscimento
di un regolare contratto di lavoro;
dopo circa vent’anni, a fronte di
prestazioni di venti ore settimanali, i lavoratori continuano a percepire
dall'INPS e/o dalle regioni il sussidio di disoccupazione, denominato
assegno socialmente utile (ASU), pari a 580,14 euro mensili, carente
di tra l’altro di tutte le voci retributive previste dal contratto
collettivo nazionale di lavoro del comparto regioni ed autonomie locali
(progressione economica e crescita professionale, tredicesima mensilità,
trattamento di fine rapporto eccetera) ma soprattutto carente sotto l'aspetto
previdenziale, a causa del mancato versamento dei contributi pensionistici, e
quindi l'impossibilità di poter contare su un reddito pensionistico
proporzionato al lavoro effettivamente svolto :-
con quali misure intende intervenire al
fine di definire la contrattualizzazione a tempo indeterminato dei
lavoratori di pubblica utilità (LPU) e di quelli socialmente utili (LSU) del
cosiddetto bacino storico nazionale e se
intenda istituire un Fondo che supporti la Regione Campania, e tutte le
Regioni interessate alla stabilizzazione definitiva di questi
lavoratori visto che, da oltre venticinque anni, assicurano con
professionalità l'indispensabile svolgimento delle funzioni amministrative
tipiche degli enti di appartenenza".
«Sgambato, Tartaglione, Manfredi, Zampa,
Berretta, Di Lello, Tidei, Manzi, Rostan, Lodolini, Oliverio, Tino Iannuzzi,
Mura, Giulietti, Mongiello, Raciti, Dallai, Cuomo, Famiglietti, Covello, Di
Gioia, Capone, Capozzolo, Bruno Bossio, Giuliani, Paris, Moscatt, Magorno,
D'Incecco, Impegno, D'Ottavio, Ventricelli, Carloni, Valiante, Paola Boldrini,
Gnecchi, Valeria Valente, Antezza, Massa, Misiani, Marchi, Boccuzzi».
Caserta, 06.04.2017
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