All’indomani del Consiglio dei Ministri
che non ha previsto, all’interno del Decreto Legge sugli Enti Locali, alcuna
norma specifica per ripristinare l’operatività dell’Ente Provincia, la
parlamentare del Partito Democratico, unitamente ad altri colleghi, ha deciso
di porre la questione all’attenzione del titolare del Viminale affinchè possa
intervenire per non compromettere in maniera definitiva la funzionalità delle
scuole superiori, frequentate da oltre 50 mila studenti, e delle strade
provinciali, che si estendono per migliaia di kilometri, e per garantire, allo
stesso tempo, il pagamento degli stipendi per i dipendenti della Provincia, per
i lavoratori della società partecipata Terra di Lavoro e per gli addetti alle
pulizie degli uffici che dal 30 marzo scorso non garantiscono più il servizio a
seguito della scadenza del contratto tra l’Ente e la società.
“La situazione è davvero drammatica e
non può essere più rinviata, al contrario va affrontata con un intervento
concerto e rapido da parte del Governo centrale per assicurare il funzionamento
della Provincia, garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti tutti e
tutelare il diritto allo studio per i ragazzi e le ragazze che quotidianamente
frequentano gli istituti superiori sparsi in Terra di Lavoro.
È ineludibile che il caso specifico di
Caserta, molto più grave rispetto a tutte le altre Province italiane per via
della dichiarazione di dissesto avvenuta a fine 2015, debba essere risolto con
una soluzione normativa e finanziaria che tenga conto delle esigenze di un intero
territorio che non può e non deve essere lasciato al suo destino insieme a
quello dei suoi cittadini”.
Qui di seguito il testo della
interpellanza firmata da 35 deputati:
"Al Ministro dell’Interno
- Per sapere - premesso che:
la Provincia di Caserta, con
deliberazione di Consiglio Provinciale n. 37 del 29 dicembre 2015, esecutiva
come per legge, ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario ai sensi
dell’art. 244 del D.Lgs. 267/2000, a causa della sopravvenuta impossibilità di
garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili,
determinata dall’imposizione, da parte della manovra finanziaria per il 2015
(legge 190/2014), di insostenibili obblighi di contenimento della spesa,
accompagnati da conseguenti oneri di riversamento dei risparmi così conseguiti
nelle casse dello Stato;
il contributo richiesto, per l’esercizio
2015, alla Provincia di Caserta, è stato di un’entità tale (€ 31.273.307,73) da
risultare palesemente dissimile rispetto a quelli chiesti agli altri enti, se
confrontato in ambito nazionale;
in ambito regionale, la Provincia di
Salerno ha versato euro 24.920.650,48, quindi oltre 6 milioni in meno rispetto
a Caserta, e che, a livello nazionale, Città Metropolitane e Province come
Bologna (5,327 milioni), Brescia (23,226 milioni), Varese (4,836 milioni),
Genova (5,374 milioni), Bari (12,510 milioni) e Milano (18,155 milioni) si sono
viste imporre contributi certamente più sostenibili, pur in presenza di un
tessuto socioeconomico più strutturato rispetto a quello casertano, dal punto
di vista finanziario;
solo le Città metropolitane di Roma e
Napoli, sono state più penalizzate della Provincia di Caserta, che certamente
per consistenza demografica ed estensione territoriale sono, con ogni evidenza,
del tutto incomparabili con la realtà casertana;
tra l’altro la quantificazione del
contributo complessivo per il 2016 (€ 41.000.000,00 circa), pur se fondata su
criteri in parte riformati rispetto al 2015, conduce al paradossale risultato
che le risorse disponibili nel bilancio della Provincia di Caserta, considerate
al netto del contributo de quo, sono largamente insufficienti alla copertura
delle spese che lo stesso Ministero dell’Interno ha certificato come
inderogabili;
nelle condizioni date, la Provincia di
Caserta è venuta a trovarsi nella oggettiva impossibilità di procedere
all’approvazione di un bilancio di previsione stabilmente riequilibrato, non
essendo il livello della spesa ulteriormente comprimibile in misura sufficiente
a colmare lo squilibrio, ammontante, in termini previsionali, in euro
63.324.152,00;
diversi incontri e manifestazioni si
sono tenuti tra sindaci, associazioni e sindacati e che hanno visto la
partecipazione anche di dirigenti scolastici visto che la grave situazione
finanziaria non consente loro tra l’altro di provvedere a fare manutenzione
straordinaria e ordinaria negli istituti scolastici;
la Provincia di Caserta presenta
peculiarità assolutamente eccezionali, non equiparabili a nessun’altra
Provincia italiana, in quanto a compromettere irrimediabilmente le condizioni
finanziarie dell’Ente è bastata la singolare quantificazione del
contributo per l’anno 2015, che non ha avuto eguali a livello nazionale;
pertanto, solo il mancato consolidamento, a decorrere dall’esercizio in corso,
degli oneri di che trattasi, a partire dalla quota 2015, può offrire alla
Provincia di Caserta l’opportunità di evitare l’imminente blocco totale di
tutte le attività e di non rinunciare al ruolo istituzionale riconosciutoLe
dalla nostra Costituzione;
l’esercizio finanziario 2017 risulta,
quindi ad oggi, privo di una programmazione contabile cui si possa riconoscere
carattere autorizzatorio della gestione finanziaria, ponendo con straordinaria
urgenza il problema della continuità stessa delle funzioni e delle attività
dell’Ente;
il Decreto Legge contenente misure in
favore degli Enti Locali, tra cui le Province, approvato nell'ultimo Consiglio
dei Ministri di martedì 11 aprile non contiene alcuna norma e/o stanziamento
che possa alleviare o far superare alla Provincia di Caserta la drammatica
situazione finanziaria che vive l'Ente ed eliminare l'emergenza per le scuole e
le strade di Terra di Lavoro, a rischio di imminente chiusura per
l'impossibilità della stessa Provincia di garantire la manutenzione anche
ordinaria delle infrastrutture e degli immobili, oltre che le spese fisse per
utenze e funzionamento;
se intenda intervenire quanto prima con
l’emanazione di un provvedimento ad hoc per la Provincia di Caserta al fine di
scongiurare l’interruzione dei pubblici servizi oltre che di evitare dolorose
ripercussioni sui cittadini del territorio".
ON. CAMILLA SGAMBATO ED ALTRI
Caserta, 12.04.2017
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