“In
relazione alle polemiche sul matrimonio alla Reggia, intendo chiarire una volta
e per tutte che la mia stima ed apprezzamento per i notevoli risultati ottenuti
dal direttore Felicori non sono assolutamente in discussione.
Il mio
intervento era ed è inteso ad evidenziare, nel merito, l’esigenza di tutela dei
beni culturali, valore il cui riconoscimento di sicuro accomuna gli obiettivi
di lavoro miei e del direttore Felicori.
I beni
culturali e la bellezza non devono perdere la loro valenza etica e democratica,
e non possono cedere di fronte a logiche di esclusivo profitto.
Quindi
l’apertura dei siti ai privati, peraltro prevista dalla legge, non può che
essere contemperata con il rispetto e la dignità che si deve al bene
stesso”.
A
dichiararlo l’On. Camilla Sgambato (Pd), componente della VII Commissione
Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, che aggiunge:
“Del resto è
del tutto evidente che le mie considerazioni non hanno nulla a che vedere con
la straordinaria stagione inaugurata dal Ministro Franceschini, per il rilancio
dei beni culturali e che ha avuto ricadute incredibilmente positive anche sulla
regione Campania.
Non mi è mai
sfuggito, e, peraltro, come componente della commissione cultura credo di aver
dato anche il mio modesto contributo, quanto gli anni a guida PD siano stati
gli anni migliori per la cultura del nostro Paese, soprattutto per quanto
riguarda gli investimenti e le idee.
È sotto gli
occhi di tutti quanto sia stata lodevole la gestione della Reggia di
Caserta di questi ultimi anni, che è tornata ad essere uno dei siti museali più
importanti d’Italia”, conclude Sgambato.
Caserta, 08.01.2018
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