Giornata storica per Caserta nel nome di
don Lorenzo Milani
Si presenteranno infatti Tutte le opere di
don Lorenzo Milani pubblicate dalla Mondadori nella Collana I Meridiani in due
volumi per complessive 3000 pagine con la presenza di 2 dei 4 curatori: la
professoressa Anna Carfora e il professor Sergio Tanzarella della Facoltà
Teologica dell'Italia Meridionale. Il lavoro è durato 7 anni e ha permesso di
recuperare, tra l'altro, numerosi inediti tra cui 129 lettere che si aggiungono
alle quasi mille già note che sono state restaurate e dotate di apparato
critico come tutti gli altri scritti e trascrizioni di registrazioni. "Si
tratta dell'Edizione Nazionale - afferma Anna Carfora - destinata a diventare
il riferimento per tutti quelli che vogliono studiare e scrivere su don Milani
che dalla sperduta parrocchia di Barbiana ci offri una testimonianza di libertà
che ancora oggi continua ad essere esemplare".
In questa occasione sarà presente Valeria Milani Comparetti, nipote di don
Lorenzo che parlerà del suo libro Carezzarsi con le parole nel
quale si ricostruisce la relazione di don Lorenzo con il padre utilizzando
documentazione inedita dell'archivio di famiglia. Ne emerge una relazione
intensa e fino ad oggi praticamente sconosciuta. Un lavoro prezioso che getta
luce sull'infanzia e sulla giovinezza del futuro don Milani.
Infine verrà presentata l'edizione critica della Lettera ai cappellani
militari e della Lettera ai giudici scritte da don
Milani nel 1965 e a causa delle quali venne processato. Le due lettere - in una
edizione critica curata da Sergio Tanzarella - sono un manifesto contro
l'ubbidienza cieca e incosciente e contro la retorica militarista che
ancora si attarda a celebrare le guerre italiane e soprattutto la I guerra
mondiale. Esse denunciano la mistificazione con cui ci si ostina a parlare di
quella guerra mondiale come prova di eroismo nazionale. "Don Milani -
afferma Tanzarella - dimostrò facilmente la grande menzogna di quella guerra
mondiale con la quale un manipolo di politici e generali assassini e di
industriali affaristi mandarono a morire 700.000 italiani gettando la nazione
in una crisi economica e sociale che aprì le porte alla dittatura fascista. Milani
ci invitava con forza a cercare e a dire la verità: tutti quei morti sono morti
per nulla. Oggi anche grazie alla lezione di don Milani possiamo smascherare le
menzogne sulle guerre del presente dall'Iraq all'Afghanistan: guerre assassine
mascherate da missioni di pace".
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