martedì 1 maggio 2018

Di seguito, la dichiarazione resa nel consiglio comunale odierno sul Bilancio di Previsione, dall’ex sindaco e già vice sindaco di Pontelatone, Antonio Carusone:




“La nomina della  giunta tecnica rappresenta un momento importante della vita istituzionale della nostra comunità perché con essa, benché Lei Sindaco, abbia esercitato un potere disciplinato dal TUEL 267/2000, di fatto ha escluso un congruo numero di consiglieri comunali dalla possibilità di essere parte attiva nelle  decisioni che determineranno il futuro della nostra comunità, consiglieri che hanno contribuito nella misura di ben oltre il 58% dei voti alla sua elezione, oltre ad aver creato un sovvertimento delle forze politiche che siedono in Consiglio Comunale. Tale scelta comporta delle conseguenze di cui Lei deve assumersene la piena e totale responsabilità.
In data 08 marzo u.s., Lei dott.ssa Esperti rassegnava le sue dimissioni dalla carica di Sindaco, tramite uno scritto “ricco” di illazioni e di notizie false e tendenziose rivolte ad “una grossa parte degli Amministratori”, testo che non ripeto in questa sede, poiché trattasi di atto ufficiale.
Il giorno 27 marzo u.s., le dimissioni venivano da Lei revocate sulla base di una comunicazione scarna e sterile, nella quale si limitava a fare superficiali riferimenti all’atto dimissionario, indicando il numero di protocollo dello stesso e citando genericamente articoli del TUEL, in totale assenza di qualsivoglia motivazione seria e concreta a supporto della revoca.  Considerata la consistenza del testo delle dimissioni, l’atto di revoca doveva caratterizzarsi da altrettanto massiccio contenuto. Un cambio repentino di decisione, benché presentato nei termini di legge, va motivato in maniera precisa, articolata ed impeccabile, per rispetto e considerazione nei riguardi dei cittadini del Comune di Pontelatone. Ma questo è il mio modesto parere…
Solo nei giorni successivi, Lei dichiarava testualmente ad un giornalista: “Sono tornata sui miei passi perché alla fine ho ritenuto gravoso per il comune un lungo periodo di commissariamento…”. In tale occasione, apprendevo, con sommo piacere, che Lei accettava il mio invito di rivedere la sua posizione di Sindaco dimissionario, rivoltoLe con il protocollo delle mie dimissioni da Assessore in data 13-03-2018, ma con il senno di poi, dato il suo atteggiamento da protagonista assoluta, sempre alla ricerca di capro espiatorio per coprire la sua inconcludenza, considerato il suo rifiuto di riunirsi con il gruppo di maggioranza, nonostante la duplice richiesta del capogruppo- consigliere Di Domenico, preso atto del suo modo superficiale di gestire la macchina amministrativa, dimostrato con gli atti emessi  dal giorno della revoca delle dimissioni ad oggi, per l’Ente era nettamente preferibile il commissariamento, poiché la sola attività amministrativa ordinaria e non straordinaria, avrebbe arrecato  meno pregiudizi e danni alla nostra comunità.
Con il suo gesto palesava la mancanza di conoscenza della regole che disciplinano la sua carica e che sono le fondamenta dell’attività istituzionale da Lei esercitata: se avesse preso cognizione delle norme contenute nel TUEL, avrebbe risparmiato a noi tutti, la teatralità e la pantomima delle dimissioni si, dimissioni no, revoca si, revoca no.
Dunque, dopo aver attentamente analizzato le motivazioni delle sue dimissioni, preso atto del suo ritorno in capo all’Amministrazione con la revoca immotivata delle stesse e visto che le scelte da Lei effettuate  hanno determinato lo sfaldamento del gruppo di maggioranza, in quanto ben  5 dei 7 consiglieri hanno preso le distanze da Lei, dalle sue decisioni e dalla sua amministrazione, premesso che il gruppo è ancora formato da tutti i consiglieri democraticamente eletti dal popolo, di cui Lei non si fida,  evidentemente è nata una nuova maggioranza che tradisce la volontà sovrana del popolo.
Nell’individuare e comporre la nuova Giunta Comunale dimostrava scarsa sensibilità nei confronti di una gran parte dei cittadini del nostro Comune, venendo meno ad una legge non scritta, ad una “consuetudine” dettata dal buon senso, dall’equilibrio che “imponeva” e “impone” a tutti i Sindaci, nei decenni passati e non solo, che in giunta vi sia la rappresentanza dell’intero territorio.  Tale passaggio si configurava e tutt’ora, purtroppo non  si configura,  con l’alternanza delle cariche di  Sindaco e Vicesindaco tra cittadini che rappresentassero, l’uno il centro abitato di Treglia e delle borgate di Savignano e Casalicchio e l’altro Pontelatone centro e la periferia… Lei è carente anche in questo: le sue giustificazioni non trovano riscontro, poiché è inverosimile non individuare, in una comunità di circa 400 persone, un professionista disponibile e capace di ricoprire la carica di vicesindaco ed assessore. Le rammento un particolare che le sfugge: nella indicata comunità, allo stato attuale priva di rappresentanza in seno alla Giunta Comunale, lei è stata votata dal 70% dei votanti. Questo particolare ha fatto la differenza per la sua elezione a Sindaco.
E’ meglio essere franchi …non si è voluto trovarlo. Ho fiducia nel tempo, che scopre le bugie e svela la verità delle cose e delle persone. Corsi e ricorsi storici…”

Antonio Carusone
Consigliere comunale di Pontelatone


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