Rapporti personali ed influenza poetica di Francesco Petrarca da Capua a Piedimonte Matese. Ne ha parlato l'altra sera il Presidente della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro Alberto Zaza d'Aulisio in occasione della convenzione di gemellaggio sottoscritta presso l'Hotel Royal tra il Lions Club Caserta Host ed il Club di Arquà Petrarca per solennizzare il 250° anniversario della specificazione conferita col nome del Poeta all'ameno centro dei Colli Euganei dove dimorò dal 1369 fino alla morte avvenuta nel 1374. Alla corte napoletana di Roberto d'Angiò ,sovrano colto e mecenate che lo accolse nella primavera del 1341 per sottoporsi al suo esame prima di essere laureato poeta al Campidoglio, il Petrarca conobbe il poeta capuano Giovanni Barile ( 1309-1343), che, tra l'altro, fu governatore della Provenza e della Lingua d'Oc. Petrarca - ha ricordato, tra l'altro, il relatore - ne apprezzò e lodò l'opera. Il petrarchismo ebbe, poi, tra i suoi maggiori epigoni Ludovico Paterno ( 1553-1595) di Piedimonte Matese dove c'è memoria della casa di famiglia in prossimità del vico Fasocchi e dove, nella villetta presso Monticello, si concedeva pause di riflessione rientrando dalla abituale dimora di Napoli. La sua donna ideale ed irraggiungibile fu la bellissima Lucreazia Montalto, moglie del conte Luigi Gaetani e poi, rimasta vedova, di Cesare Cavaniglia conte di Troia e Montella. Col nome dello schermo di Mirzia la celebrò in ben 350 sonetti e canzoni, raccolti sotto il titolo di "Nuovo Petrarca di messer Ludovico Paterno", mutato ,poi, in "Della Mirzia di messere Ludovico Paterno". L'attenzione data da Caserta al Petrarca con la intitolazione di una strada vent'anni fa - ha aggiunto Zaza d'Aulisio - ha inteso riequilibrare il suo rapporto conflittuale con Dante presente nella toponomastica locale dal 1947. Il Governatore del Distretto 108/y/a Francesco Capobianco ha presenziato allo scambio delle copie del protocollo di rito, sotoscritto dai rispettivi presidenti del Clubs partners Alberto Martucci ed Anna Maria Pirajno Santicchi nonchè dai delegati al gemellaggio Mario Scherillo ed Eliseo Saggiorato. Nel soggiorno di weck end a Caserta, la delegazione di Arquà Petrarca ( con Anna Maria Santicchi , Maurizio Mingardo, Paolo Quaggia, Renato Romanelli, Renzo Zattarin ed un gruppo di amici ) ha avviato la conoscenza del territorio e della sua storia socio-economica visitando il complesso vanvitelliano, il borgo medioevale, la colonia serica di san Leucio e l'Anfiteatro campano di S.Maria C.V.
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