"Anche
queste ultime amministrative hanno dimostrato che il Partito Democratico non è
autosufficiente e spesso continua ad arroccarsi o, peggio, a
trasformarsi.
Vogliamo
aprire, confrontarci, stare tra chi i problemi li vive sulla propria pelle.
Gestire il conflitto, non rimuoverlo. E partiamo da qui. Dalla differenza tra
civismo e trasformismo".
A
dichiararlo Camilla Sgambato, componente della Direzione Nazionale del Pd in
rappresentanza dell'area Orlando che prende spunto alcuni percorsi di
integrazione con la società civile già seguiti nelle grandi città al voto
domenica scorsa in provincia di Caserta.
"Prendiamo
ad esempio la vicenda di Maddaloni dove i nostri antichi compagni di viaggio,
da sempre esponenti del Pd, sono stati costretti a sposare un altro
Progetto
che è stato premiato dai cittadini. La loro non è stata affatto un’operazione
di trasformismo da punire con l’espulsione, come qualcuno ha provato a dire, ma
una grande operazione che il Pd locale, con una segreteria cittadina non
condivisa, ha osteggiato, così come aveva fatto lo scorso anno con la
candidatura di Peppe Razzano, vittima del fuoco amico, dopo aver fatto un
ottimo risultato al primo turno.
E la città
li ha premiati. Uomini e donne che hanno aperto al civismo, dopo aver dato
tanto al Pd ed essere stati massacrati in una sezione arrogante e
autoreferenziale.
Bravi.
Bravi davvero.
Un Pd che
vuole riprendersi dopo aver capito i propri errori, ad esperienze così spalanca
le sue porte!", conclude Sgambato.
Caserta,
15.06.2018
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