Agrorinasce rischia la quasi certa chiusura a causa
della grave crisi finanziaria che attraversa. Si tratta di evenienze di una
gravità assoluta che non ammette disattenzioni o indifferenze da parte delle
Istituzioni. Nulla di intentato deve essere lasciato da parte dei comuni
aderenti al consorzio e di quelli che non hanno ancora aderito, nonché da parte
di Istituzioni rappresentative come la
Provincia e la Regione. Questo
è il commento del consigliere regionale dell’Udc on. Angelo Consoli, componente
della commissione regionale dei beni confiscati alla camorra, a proposito
dell’emergenza finanziaria denunciata dall’amministratore delegato della
società consortile Agrorinasce. In questi giorni mi farò promotore – evidenzia
Consoli – di una richiesta di audizione presso la Commissione regionale, allo
scopo di mettere in campo le iniziative più idonee per affrontare la grave
situazione e raccogliere il legittimo grido di dolore lanciato da Agrorinasce. Ritengo,
sottolinea l’On. Consoli – sia necessario allargare il numero dei Comuni
aderenti al Consorzio, assicurare il coinvolgimento della regione, della
Provincia e delle associazioni dei beni confiscati. L’eventuale nuovo Consiglio
di Amministrazione dovrà sentire la forte e fattiva vicinanza delle
Istituzioni, perché la lotta alla criminalità organizzata si fa difendendo e
cautelando l’impegno di quanti operano nei beni confiscati esponendo le loro
persone per difendere l’immagine del territorio a difesa della legalità.
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