IL SERVIZIO REGIONALE DI MEDIAZIONE CULTURALE – YALLA
Partono
4 centri territoriali, Agenzia a chiamata e percorsi di aggiornamento nelle
carceri
E' stato presentato
stamattina alla stampa, nella Sala Giunta della Provincia di Caserta, il Servizio
Regionale di Mediazione Culturale - YALLA, finanziato dalla Amministrazione
Regionale (ex POR Campania 2007-2013) e svolto su tutto il territorio
regionale. Partono ora anche a Caserta e provincia i servizi a favore degli
Enti Pubblici (Comuni, CpI, Prefettura, ASL, Istituti scolastici), delle
comunità di immigrati e degli organismi del Terzo Settore: un'Agenzia di
mediazione culturale a chiamata finalizzata all'interpretazione linguistica
delle principali componenti etniche; 4 Centri Territoriali polifunzionali a
Caserta, Aversa, Mondragone e Casal di Principe (sono 13 in tutta la regione);
aggiornamento per operatori dei Servizi pubblici; orientamento, informazione e
percorsi di cittadinanza dei cittadini stranieri; collaborazione con i Centri
per l'Impiego. Il presidente della Provincia Domenico
Zinzi ha sottolineato come si tratti di “un progetto importante ed
articolato, in grado di fornire agli immigrati presenti sul nostro territorio
tutte le informazioni di cui hanno bisogno”. Obiettivo evidenziato anche
dall'assessore provinciale al Lavoro, Gianpaolo Dello Vicario: “Sono
orgoglioso di aver investito in questo progetto – ha detto -. Dobbiamo
fare rete, cercando di incentivare l'accesso ai Centri per l'Impiego dove al momento
sono iscritti già 5mila immigrati: non deve accadere a loro ciò che è successo
per gli italiani emigrati tanti anni fa”. Maria Teresa Terreri,
responsabile del Servizio Yalla, ha spiegato i dettagli di queste
attività che si realizzano su tutta la Regione Campania. “Sono
tutti servizi gratuiti, che in questo momento
storico caratterizzato dalla mancanza di risorse, rappresentano opportunità da
cogliere al volo per costruire una comunità coesa che punta con determinazione
alla promozione dei diritti e delle persone. Ringraziamo, quindi, la Provincia
di Caserta per l'attenzione dimostrata: il servizio dura in tutto 3 anni,
quindi fino a metà 2015. Particolare importanza riveste l'accordo con
l'Amministrazione penitenziaria: nei carceri di S.Maria Capua Vetere, Avellino,
Pozzuoli e Poggioreale a Napoli, svolgeremo infatti percorsi di aggiornamento
per favorire l'integrazione degli immigrati”.
Particolarmente soddisfatta della collaborazione la Direttrice della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere,
Calotta Giaquinto: “L'Amministrazione
penitenziaria sposa quest'iniziativa – ha commentato – perchè sentivamo
la necessità di fornire un sostegno di questo tipo alla popolazione immigrata
nelle carceri: in tutta la Campania gli stranieri sono 974 su 8mila, solo a
S.Maria Capua Vetere 211. Loro soffrono più degli italiani perché hanno i
familiari lontani: questo Servizio di Mediazione può alleviare la sofferenza”.
In prima linea su questo fronte anche la Prefettura, come ribadito dal
viceprefetto Immacolata Fedele secondo cui “la parola chiave deve essere
sinergia ed in questo progetto la vedo applicata: le associazioni sono
l'interfaccia sul territorio che realizza l'ascolto attivo”.
Fonte: comunicato stampa
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