UDC
Sezione di SPARANISE
COMUNICATO
STAMPA
Un
primo esempio di una politica fallimentare
Martedì
26 marzo si riunirà il Consiglio
Comunale per approvare il “Regolamento disciplinante i controlli interni.”
L’argomento è certamente importante per il funzionamento della macchina
amministrativa ma altri problemi, altrettanto e forse più importanti, dovevano
essere affrontati : quello politico delle strane incompatibilità più volte
annunciate; quello socio-economico dei rapporti con la Calenia (licenziamenti,
cassa integrazione, incentivi alle imprese);
quello delle nuove aliquote IMU e TARES; infine, quello ecologico del
rischio che il territorio comunale sia ulteriormente aggredito da interventi
che renderanno ancora più precaria la qualità dell’ambiente.
In un
contesto in completo disfacimento, l’amministrazione non opera, fa solo
annunci.
Così a proposito della
volontà di privilegiare l’utilizzo delle fonti energetiche alternative. Dopo
che
-
con la delibera n. 168 dell’ 11
novembre 2010 la Giunta Comunale
ha approvato il progetto di riqualificazione energetica dell’istituto “V.
Solimene”;
-
con la delibera n. 5 del 28 febbraio 2012
il Consiglio Comunale ha votato l’adesione al “Patto dei sindaci” per la
riduzione delle emissioni di CO2 del 20% ;
-
con la delibera n. 6 del 28 febbraio
2012 il Consiglio Comunale ha dato gli indirizzi per adeguare di impianti
fotovoltaici gli edifici e i siti di proprietà comunale;
in questi giorni - con una
nuova delibera, la n. 20 del 12 marzo 2013 - la Giunta approva un nuovo
progetto per l’utilizzo delle fonti alternative legate al risparmio energetico
e al contenimento della spesa.
Intanto
i progetti e gli impegni presi precedentemente si sono persi nella notte dei
tempi: la riqualificazione dell’istituto delle scuole elementari non è
avvenuta, l’adesione al “Patto dei sindaci” non ha avuto seguito, nessun
edificio è stato dotato di impianto fotovoltaico.
Eppure,
la spesa energetica, che in questi anni è aumentata progressivamente per l’incuria e la mancanza di controlli, è diventata insostenibile. 300.000 euro previsti in bilancio nel 2012 (Euro
15.400 per gli uffici comunali; Euro 175.000 per l’impianto di illuminazione
pubblica; Euro 35.700 per le scuole pubbliche; Euro 6.500 per la Suap ; Euro 65.000 per gli
impianti di depurazione) non sono bastati a coprire le spese. Come per l’ENEL,
così per i telefoni e per i rattoppi alle strade.
La
macchina amministrativa – che costa alla
comunità somme rilevanti per le indennità, gli incarichi e le prebende - non raggiunge
gli obbiettivi e i soldi del bilancio si
sprecano senza alcuna prospettiva non per colpa dei responsabili di settore o
perché manca il “Regolamento disciplinante i controlli interni” che si va ad
approvare.
Nelle prossime puntate
daremo conto di come sono stati
utilizzati i 230.000 euro a destinazione non obbligatoria che ogni anno dalla
Calenia entrano nelle casse del comune e dell’impressionante spreco di denaro
pubblico di cui è responsabile un’amministrazione che risolve i problemi di
Sparanise solo a parole.
Sparanise, 23 marzo 2013
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