Il regista di ‘Sacro Gra’ in
collegamento da Vienna
In sala il documentarista casertano Pietro Marcello
Martedì 5 novembre alle ore 18 e alle
21 in via Borsellino a Caserta
Secondo appuntamento martedì 5
novembre alle ore 18.00 e alle ore 21.00 con il Cineforum al Duel Village di
Caserta. In cartellone questa settimana c’è ‘Sacro Gra’, il film di Gianfranco
Rosi, vincitore del Leone d'Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Il
regista interverrà in collegamento telefonico da Vienna. L’iniziativa è
organizzata in collaborazione con l’associazione Caserta Film Lab e sotto la
direzione artistica di Francesco Massarelli. Ad introdurre il film, il regista
casertano Pietro Marcello, uno dei più interessanti e apprezzati documentaristi
del panorama italiano ed internazionale, legato da un lungo rapporto di
amicizia e collaborazione con Rosi, che lo ha portato a seguire in maniera
attiva tutta la realizzazione del film. Nel documentario Rosi racconta un
angolo dell’Italia. Per due anni infatti il regista ha girato con un mini-van
sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri
possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo frastuono
continuo. Lontano dai luoghi canonici della capitale, il Grande Raccordo
Anulare si trasforma così in un collettore di storie e di personaggi ordinari
dalle vite straordinarie.
SACRO GRA
Dopo l’India dei barcaioli, il
deserto americano dei drop out, il Messico dei killer del narcotraffico,
Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare un angolo del suo Paese, girando e
perdendosi per più di due anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di
Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo
magico cela oltre il muro del suo frastuono continuo. Dallo sfondo emergono
personaggi altrimenti invisibili e apparizioni fugaci: un nobile piemontese e
sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai
bordi del Raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca
il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un
principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del
suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe a un’uscita del
Raccordo; un barelliere in servizio sull’autoambulanza del 118 dà soccorso e
conforto girando notte e giorno sull’anello autostradale; un pescatore
d’anguille vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere.
Lontano dai luoghi canonici di Roma, il Grande Raccordo Anulare si trasforma un
collettore di storie a margine di un universo in espansione.
Per informazioni e contatti
339/3167253
Fonte: comunicato stampa
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