CALVI RISORTA (CE). A distanza di un anno dal primo grande corteo contro la Centrale a Biomasse e contro la devastazione territoriale, si ritorna in strada.
Centinaia di persone stamane hanno sfilato per le strade di Calvi Risorta apponendo lungo il tragitto, tra cori e slogan contro la centrale, tre segnalazioni popolari dei nemici pubblici della comunità: Flavio Martusciello, europarlamentare e consigliere alle attività produttive della Regione Campania; Francesco Paolo Iannuzzi, direttore generale delle attività produttive della Regione Campania(colui che cura non solo l’iter burocratico della centrale a biomasse, ma anche colui che ha autorizzato un deposito di pet-coke nell’agro caleno nei pressi della famosa cava Fabressa) e poi ovviamente Francesco Iavazzi, presidente della Iavazzi ambiente, società che dovrebbe costruire la Centrale a Biomasse nella ex-Pozzi.
Tre segnalazioni per ricordarci i volti e segnare nell’agenda di lotta nomi e cognomi di coloro i quali vogliono che il nostro territorio sia solo un luogo di morte e desertificazione.
A fronte dei 17 milioni di euro destinati alla centrale a biomasse chiara è la rabbia di tutta la popolazione, fatta di precari, disoccupati e sfruttati, che, come recitava lo striscione, non andranno nelle mani di speculatori che sperano di ingrassare le loro tasche con opere inutili e dannose; pretendiamo che passi un concetto semplice: non investire per arricchire pochi ma farlo per i bisogni di tutti tra reddito, sanità e servizi sociali.
Non ci lasciamo fermare da atteggiamenti autoritari o da chi cerca di sbarrarci il passaggio sui nostri percorsi di lotta. Quella di oggi è stata una grande prova di dignità per gli abitanti del territorio che oggi come ieri hanno occupato la Casilina, insieme agli operai della Nuroll in lotta, ai tanti comitati territoriali giunti da varie parti della provincia e oltre, agli studenti, ai bambini, alle mamme calene, alle associazioni, e ai singoli cittadini stanchi di restare silenti a subire e determinati a lottare per una vita degna, blocchiamo oggi e bloccheremo domani, la lotta va avanti al passo deciso e determinato come si addice ad una comunità in lotta.
Infine una nota sul comportamento scorretto del preside Paolo Mesolella dell’ITC di Sparanise e del Foscolo di Teano, il quale ha cercato di imporre agli alunni di non partecipare minacciandoli di togliere gite e altra attività formative, atteggiamento che però non ha impedito la presenza di una rappresentanza di studenti che ha comunque partecipato, consapevoli che difendere il territorio non è reato.
Un altro tassello oggi che va dritto verso la vittoria, pronti a scendere di nuovo in piazza ogni qual volta ce ne sarà l’esigenza. Ne approfittiamo per invitare tutti a partecipare alle assemblee di discussione dei passi che di volta si mettono in campo per impedire questo scempio. Seguendoci sulla pagina facebook è possibile sapere quando e dove ci riuniamo settimanalmente.
Fonte: comunicato stampa
Nessun commento:
Posta un commento