"In merito all'invasione prolungata del Comune, una vera e propria occupazione, realizzata dai rappresentanti di alcune associazioni e centri sociali, prima di entrare nel merito della questione che ha originato la protesta e che è stata poi aggiunta ad altre motivazioni, stigmatizzo nella maniera più assoluta l'illegalità di questa manifestazione". Lo dichiara il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio.
"Nel merito delle vicende che hanno mosso i manifestanti - aggiunge - preciso che esse sono complesse e articolate. L'Amministrazione, nel rispetto delle regole della civile convivenza e che valgono nei confronti dei rappresentanti di tutte le etnie, è stata, è e sarà sempre disponibile al confronto, ma sulla base di civili e responsabili comportamenti.Chiarendo i fatti, va detto che i locali occupati dal Centro Ex Canapificio non sono di proprietà del Comune. Per le utenze in essi attivate, come in molte situazioni analoghe e come sollecitato anche dalle forze di opposizione in Consiglio comunale, si è proceduto a revocarle, perché in contrasto con le norme che regolano il dissesto dell'Ente. Il Comune deve assicurare i servizi essenziali ai cittadini, non può caricare la propria spesa con consumi non propri e in locali non propri. Diversa questione è quella della progettualità che l'amministrazione comunale, con atti sottoscritti prima dell'attuale consiliatura, ha condiviso con il ministero dell'Interno. Tra gli atti all'evidenza della nostra Amministrazione i competenti uffici non hanno rilevato l'esistenza di idonea documentazione amministrativa e finanziaria che autorizzi la compartecipazione finanziaria delle attività. Per tale situazione, eventualmente, ci saranno superiori livelli di giudizio che chiariranno competenze e obblighi. Diversa vicenda, ancora, all'interno della stessa progettualità, è quella degli impianti sportivi. Per essi sono stati completati gli adempimenti amministrativi e ne confermiamo la disponibilità per il conseguente utilizzo".
"Confermo ogni mia parola, anche recente, sull'integrazione delle comunità straniere, di cui stimo i rappresentanti, in quella cittadina. Ciò che contesto con forza - conclude il sindaco - è l'utilizzo dell'invasione del Comune per forzare le decisioni dell'Amministrazione. Sono stufo. Non tollero che possa esserci chi traduce strumentalmente un processo di integrazione in atti illegali da compiere nella Casa comunale e anche chi persegue l'occupazione di suolo pubblico per vendere merce illegale o contraffatta. La legalità non ha colore. E' quella che ci ispira anche quando incontriamo e riceviamo i rappresentanti di situazioni gravissime e delicate collegate all'occupazione e al lavoro. Sì al confronto, no all'illegalità".
Fonte: comunicato stampa
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