sabato 25 aprile 2015

Presentato l’Inventario informatizzato dei Beni Storico–Artistici


Diocesi di Aversa
Ufficio Comunicazioni Sociali
Comunicato Stampa


Presentato l’Inventario informatizzato dei Beni Storico–Artistici

Venerdì 24 aprile, al Seminario Vescovile, è stato illustrato il risultato di anni di ricerca sul territorio diocesano

Venerdì 24 aprile 2015, presso la Pinacoteca del Seminario Vescovile, la Chiesa di Aversa ha presentato l’inventario informatizzato dei beni artistici esistenti in tutte le parrocchie e chiese della Diocesi.
Realizzata in collaborazione con l’intera Comunità ecclesiale e anche grazie al contributo dell’otto per mille della Cei, l’inventariazione informatizzata è un’opera indispensabile per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali d’interesse religioso.
“I tesori artistici, creati e custoditi dalla nostra Chiesa non sono soltanto meravigliosi cimeli di un lontano passato, ma rappresentano una imperitura testimonianza della fede del popolo cristiano”, ha osservato Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa. “L’inventario ci permetterà di conoscere il vissuto di un popolo, l’eredità storico-culturale di cui siamo proprietari e che siamo chiamati a custodire per poterne preservare il futuro”.
“È il risultato di una impegnativa campagna, avveduta e necessaria, di lavoro amministrativo e culturale”, ha commentato Mons. Ernesto Rascato, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e Delegato dei Vescovi della Campania per i Beni Culturali. La disponibilità online dell’inventario garantirà ai parroci del territorio di consultare schede e immagini sempre aggiornate e di fruire di maggiori funzioni di ricerca, selezione e stampa.
Mons. Stefano Russo, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali della Cei, ha espresso soddisfazione per l’ingente attività di raccolta informazioni che si sta portando avanti in diverse diocesi italiane: un impegno incessante che ha prodotto la schedatura di quasi quattro milioni di Beni Ecclesiastici. “La realizzazione di una Banca Dati Nazionale è un fattore fondamentale anche sul fronte della sicurezza: in caso di furto, infatti, sarà possibile attivare le ricerche investigative in sinergia con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri”, ha concluso Mons. Russo.

Fonte:  
 UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI

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