Dum Dum Republic
presenta
James
Senese & Napoli Centrale
Domenica 19 luglio – Start
ore 17
Dum Dum Republic – Via
Laura Mare, Paestum (Salerno)
PAESTUM
(Salerno). Il sole al tramonto all’orizzonte, la brezza che sale dal mare, i
piedi scalzi sulla sabbia e, in controluce, la sagoma del sax di James Senese: una cornice idilliaca per
quello che si prevede come uno dei concerti più emozionanti dell’estate del Dum Dum Republic, in cartellone domenica 19 luglio a partire dalle ore 17.
“Sono nato nero e
sono nato a Miano, suono il sax tenore e soprano, lo suono a metà strada tra
Napoli e il Bronx, studio John Coltrane dalla mattina alla sera, sono
innamorato di Miles Davis, dei Weather Report e in più ho sempre creato
istintivamente, cercando di trovare un mio personale linguaggio, non
copiando mai da nessuno... il mio sax porta le cicatrici della gioia e del
dolore della vita”, scrive James Senese
On
stage, protagonista indiscusso dell’arena sul mare, il suono del neapolitan power, di una Napoli in
continuo divenire. Un suono inconscio, ibrido, che supera clichè e luoghi
comuni, in un crossover che fonde rock, reggae, blues, rap, dub, jazz. Un suono
che racconta spazi di libertà, ma anche la rabbia, la bellezza, la miseria, la
discriminazione, lo sfruttamento sul lavoro, il disagio delle periferie, il
battito della vita.
Insieme al grande
sassofonista "nero a metà", anche la sua band storica, i Napoli Centrale, formazione cult nel panorama musicale degli anni ’70 in Italia,
sempre all’avanguardia per essere riuscita a miscelare la melodia della
tradizione popolare napoletana alle più innovative e sperimentali sonorità
jazz-rock, in una fusione che è stata una vera rivoluzione. Sul palco del Dum Dum Republic, oltre a James Senese, lead vox, tenor EWI, synt, sax soprano, anche Fredy
Malfi, drums
& vox coro, Gigi De Rienzo, bass, ed Ernesto Vitolo, Keyboards.
Il 2015 è uno degli anni più proficui per la
storica band napoletana, con oltre 70
concerti programmati in tutta Italia, un film in preparazione e il nuovo album
la cui uscita è prevista per ottobre.
Un figlio della
guerra, con una storia che parte da lontano, nel 1945. Le truppe tedesche e fasciste si arrendono,
mentre in un quartiere di Miano, in provincia di Napoli, nasce un piccolo genio
di nome Gaetano, figlio di un soldato afroamericano del North Carolina, di nome James Smith e mamma napoletana Anna
Senese. Gaetano Senese in arte James, inizia giovanissimo la sua carriera di
sassofonista già nel 1961, quando
insieme insieme a Mario Musella ed ad altri amici dà vita a Terzigno al
complesso di “Gigi e i suoi Aster”.
L'impronta è marcatamente "rhythm &
blues", dovuta anche all'ascendenza nordamericana di Musella e Senese, ma
James è innamorato di John Coltrane e Miles Davis, quindi sente l’esigenza di
creare qualcosa di nuovo, di sperimentare. Così nel 1975, insieme
all’amico Franco Del Prete, fonda i Napoli
Centrale (il nome, che gli viene suggerito da Raffaele Cascone, è la
denominazione della stazione ferroviaria del capoluogo campano ad indicare il
via-vai di gente, corpi e volti diversi in un incontro popolare-culturale che è
poi la base da cui parte la musica di Senese, anch'egli "figlio della
guerra”), il quartetto è composto da James al sax e voce, Franco alla batteria,
Mark Harris al Piano Fender e Tony Walmsley al basso.
Nello stesso anno per l’etichetta Ricordi,
incidono il primo disco “Napoli Centrale”
un lavoro eccelso, una fusione di jazz, rock e un po’ di progressive, miscelato
alla perfezione con la musica popolare napoletana, ricordando musicalmente i
Weather Report, che si sa James ama e studia, ma a ciò il musicista aggiunge
quel fuoco e quei colori tipici della napoletanità, creando qualcosa di unico
nel panorama della musica italiana. Quindi la freschezza del suono alla W. R.
unito alla lingua napoletana, diviene la chiave di un immediato successo che è
ben espresso dalla costante presenza del brano principale, “Campagna”.
Show trascinanti, successi, collaborazioni,
lavori discografici, un rapporto con il pubblico sempre fortissimo e diretto, dossier
e documentari, tra cui la partecipazione a Passione, il docu-film di John
Turturro.
"Non si può rinunciare alla propria identità e suonare guardando
al mercato. Ecco, Napoli Centrale mi restituisce la possibilità di essere
ancora me stesso”, sottolinea James
Senese nel 1992, quando annuncia il ritorno della band. È l’affermazione
della propria identità musicale, l'identità di un musicista non avvezzo ai
compromessi: istintuale, convinto della necessità di riscoprire le proprie
radici musicali, consapevole del fatto che la musica va sentita dentro per
essere suonata.
Nel 2012, l’ultimo cd "E' FERNUT' 'O TIEMPO" (etichetta Arealive), un album che
segna un cambiamento che James stesso
spiega così: "Ho composto questo
disco in un momento particolare della mia vita, in cui ho avvertito l'urgenza
di parlare dei sentimenti, dell'amore. Non solo l'amore passionale ma anche
quello per un'idea o per la vita". L'anima rabbiosa del napoletano
figlio della guerra si mescola così a una cantabilità che fa emergere la sua
sensibilità onesta e scevra da compromessi.
“Solo guardandomi allo specchio vedo che sono di un’altra razza, che
sono americano – racconta James
Senese nell’intervista di John
Turturro in Passione – Questa fusione
per me è un fatto naturale. Mio padre portava i dischi dall’America quando
ancora si usavano i juke box. Mia madre mi ha fatto conoscere il suono
afroamericano. Io ho sentito questo suono e da allora non l’ho più lasciato”.
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