Il
9 dicembre alla “Dolce e Salato” di Maddaloni, scuola di
formazione accreditata alla Regione Campania fondata e diretta dallo chef e
Maestro Giuseppe Daddio e dal
Maestro pasticcere Aniello di Caprio,
una delle prime realtà di rilievo nazionale, considerata sul territorio campano
come opportunità certosina per i giovani che vogliono approcciarsi nel settore
dei servizi per l’enogastronomia e per l’accoglienza turistico-alberghiera, alle ore 13 si terrà l’incontro intermedio
tra la scuola e l’inserimento degli allievi nel settore di riferimento.
L’apertura
dei lavori moderati dal responsabile della redazione del Mattino di Caserta Lorenzo Calò, è affidata al direttore
della Dolce e Salato, Giuseppe Daddio,
che parlerà dell’andamento didattico e dei contenuti svolti attraverso la
sistematica programmazione scolastica. Seguiranno gli interventi di: Vincenzo D’Antonio, giornalista
enogastronomico di Italia a Tavola “etica del ristoratore”; Michelle
Bruno, docente di lingue “internazionalizzazione, lavorare all’estero”; Francesco Sposito, chef e patron di
Taverna Estìa (2 stelle Michelin), “un giovane tra i giovani: l’esempio della
sua ascesa professionale e del posizionamento in capo alla classifica”; Antonino Maresca, pasticcere di
spiccata ricerca nella cucina dei dolci “umiltà, impegno e determinazione nella
professione di chef-pasticcere”; Vincenzo
Pagano, direttore della testata Scatti di Gusto “formazione professionale
nell’ambito del mercato ricettivo: motivazione e coerenza per le nuove
generazioni di addetti ai lavori su scala internazionale”. A Chiudere, Chiara Marciani, Assessore Formazione e Pari
Opportunità della Regione Campania “il cibo e l’arte del gusto come
integrazione”.
Diverse
saranno le testimonianze di allievi che hanno frequentato negli anni passati i
corsi alla scuola maddalonese, i quali, hanno dimostrato la maturità acquisita
in campo lavorativo, in cui la scuola è servita da apripista.
Come
per ogni sessione, la scuola Dolce e Salato anche questa volta concede
qualifiche EQF4 riconosciute nell’ambito europeo per i cuochi, pasticceri,
pizzaioli e bartender, dove i docenti per il periodo didattico sono stati
grandi nomi del panorama nazionale ed estero della cucina, pasticceria e della
pizza. Mentre, a tenere i corsi propedeutici per le lezioni interne affiancati
da validi collaboratori esperti di insegnamento sono stati: Roberto Onorati, Salvatore e Roberto Susta, Antonio
Di Crescenzo e l’intero assetto organizzato degli assistenti guidati da
Daddio e di Caprio.
“In un momento dove la figura del cappello e della giacca bianca è
un’icona da perseguire – dichiara Daddio, maestro di vita ed ambasciatore
del sistema scuola, cultura ed integrazione – diventa un esperto professionista chi ha la capacità di prefiggersi
degli obiettivi rispettando tutte le fasi della crescita e quelle dell’obbligo. “Pertanto
il consiglio che sento di dare ai prossimi allievi che si accingono a
frequentare le scuole di cucina – continua lo chef – è quello di chiedere preventivamente tutto della loro programmazione
didattica e del titolo conseguente per proseguire sia per le attività di
placement che per il successivo inserimento lavorativo”. “Inoltre – conclude Daddio – voglio sottolineare che la nostra scuola di
esperienza ventennale è una rara realtà in mezzo a pseudo-scuole non
riconosciute e non accreditate i cui
titoli non hanno nessun valore legale nell’ambito professionale”.
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