Il 15 marzo è la festa nazionale
ungherese in cui si ricorda la guerra d’indipendenza del 1848. E’ la festa della
libertà nazionale, la festa del sentimento nazionale, la festa della coesione
nazionale. Le libertà conquistate con sacrificio di vite contro gli austriaci alla
fine del XIX secolo, in una Europa percorsa dai moti risorgimentali, sono il
simbolo di un anelito a cui il popolo ungherese non ha mai smesso di tendere
nemmeno nei drammatici momenti di oppressione politica della sua storia più
recente.
Anche la comunità ungherese
partenopea ricorda come ogni anno quei rivolgimenti storici e lo fa con il
consueto omaggio floreale alla lapide di István (Stefano) Türr, generale
ungherese garibaldino, tenente generale reale e primo governatore di Napoli. Nel
tributo al generale Türr, un ungherese che fece propria la causa risorgimentale
italiana, non si legge solo il ricordo di un accostamento tra Ungheria, Italia
e Napoli. Si ripercorre e si riconosce l’universalità e la forza degli ideali
di libertà e di autodeterminazione che, nonostante si esprimano in esperienze
locali e geograficamente distanti, trascendono al tempo stesso i confini
nazionali.
Su iniziativa del Consolato
onorario d’Ungheria a Napoli e dell’Associazione culturale “Maria D’Ungheria
Regina di Napoli”, il programma prevede la deposizione di una corona di fiori
in Piazza Carolina (nei pressi di
Piazza del Plebiscito) venerdì 24 marzo
alle ore 15.30. La commemorazione
avrà un secondo momento alle ore 16.00 nell’Aula Magna del Consolato d’Ungheria,
in Via Toledo 156. Ai saluti istituzionali del Console, prof. Avv. Andrea Amatucci, e della Presidente
dell’Associazione, dott.ssa Judith
Jámbor, seguiranno due relazioni. “La rivoluzione ungherese nel 1848” a
cura del dott. Cristiano Preiner, responsabile
delle comunicazioni dell’Associazione e “I trattati di Roma 25 marzo 1957” in
occasione del sessantesimo anniversario dei trattati che
diedero vita alla Comunità Europea, a cura del dott. Francesco Manca, presidente dell’associazione culturale “Prometeo” e
responsabile del Dipartimento Affari europei della Fondazione Nazionale di
Studi Tonioliani.
Napoli,
15 marzo 2017
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