Con
la scomparsa del Presidente Giulio Andreotti se ne va un pezzo fondamentale
della storia della Repubblica Italiana del dopoguerra, al di là delle convinzioni politiche credo –
sottolinea l' On. Consoli – si debba riconoscere in modo unanime, il grande valore dello statista e le capacità
di aver saputo guidare l’Italia in anni
particolarmente difficili, come quelli della crisi energetica, tenendo il nostro
Stato al di fuori di quella grave emergenza che fu anche se non soprattutto di
carattere politico. Certamente va riconosciuta
l’eccezionalità della figura di uomo politico e di statista, rispetto al quale
ritengo - conclude l'On. Angelo Consoli – che la storia provvederà a restituirgli ciò che
negli ultimi anni le istituzioni e la politica in genere, a torto, gli hanno
negato, soprattutto chi si riconosce nei valori e negli ideali democratici cristiani
conserverà un ricordo indelebile della figura di Giulio Andreotti.
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