Grande successo di pubblico per "Involution": collettiva di arte
figurativa e performativa ideata dall’artista Pasquale Sorrentino, che si è
tenuta nello SPAZIO AVETA di Curti (Ce). Una sua mostra, affiancata da
performance teatrali legate a al tema “Involution”. L’evento organizzato
dall’associazione culturale “studio 21”
di Mondragone e dall’associazione “Le Stelle di Caserta presieduta da Giovanna
Paolino, in collaborazione con il comitato Unicef, la compagnia “Eternit” e il
gruppo “Menti Colorate”, parte dalla visione che nella razza umana sia ormai in
atto una sorta di involuzione genetico-sociale, un corto circuito che ha
fossilizzato il genere umano. circa venti le opere polimateriche esposte da
Pasquale Sorrentino, animate dalla convinzione/ossessione che l’uomo
contemporaneo sia in una fase di recessione evolutiva. Un bug ha minato
l’evoluzione e generato distorsioni genetiche. la tecnologia ha privato l’uomo
della capacità di elaborare e agire. una
delega incondizionata alla macchina ha atrofizzato ogni arto, ogni processo di
crescita sembra arrestarsi sul nascere. una nuova forma di dominio sembra abbattersi
sull’umanità. ma questo e’ solo l’inizio . una scimmia aliena segna il paradosso e il confine dell’evoluzione umana. un
primate ha preso il posto dell’uomo, usa i mezzi e ne resta prigioniero. Più di
venti opere in mostra segnano la frontiera tra l’apparente stasi del presente e
l’ipotetica realtà del futuro. Poi, introdotte da Marco Lugni, il numeroso
pubblico presente ha assistito sottolineandole con scroscianti applausi alle
tre performance, la prima ha visto il lavoro di Giuseppe Barigazzi, un moderno Ovidio
e la Diotima di Friedrich Hölderlin che hanno parlato agli astanti da
un carrello della spesa, mentre si interrogano sull’evoluzione e sul
significato dell’uomo nella storia. Poi il gruppo “Menti Colorate” Claudio
Landi, Cristian Mezzo, Quisilio Miraglia, Beatrice Valente, ha inscenato, su musica dal vivo del maestro
Manuel Zito, la condizione dell’uomo contemporaneo; la paradossale
incomunicabilità e l’asservimento agli schemi imposti, quali cause della dipendenza massmediatica e del
mutamento regressivo. Infine Luigi Morra, Pasquale Passaretti, e i musicisti
Agostino e Marco Pagliaro, tutti della compagnia “Etérnit”, hanno presentato
“Guarda, Guardami”, ispirata a un racconto di Isaac Asimov (il biochimico scrittore statunitense
di origine russa. dove le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel
campo della fantascienza sia nel campo della divulgazione scientifica). “Guarda
Guardami è “ un dialogo tra due identità,
che in un contesto di esasperazione dei linguaggi, ricercano la bellezza
effimera e frammentaria, nel ricorso e nell’imitazione. Presenti nella mostra
anche gli orologi invertiti di Marco Capuano.
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