mercoledì 10 luglio 2013

Grande successo di pubblico per "Involution": collettiva di arte figurativa e performativa ideata dall’artista Pasquale Sorrentino, che si è tenuta nello SPAZIO AVETA di Curti (Ce).

Grande successo di  pubblico per  "Involution": collettiva di arte figurativa e performativa ideata dall’artista Pasquale Sorrentino, che si è tenuta nello SPAZIO AVETA di Curti (Ce). Una sua mostra, affiancata da performance teatrali legate a al tema “Involution”. L’evento organizzato dall’associazione culturale “studio  21” di Mondragone e dall’associazione “Le Stelle di Caserta presieduta da Giovanna Paolino, in collaborazione con il comitato Unicef, la compagnia “Eternit” e il gruppo “Menti Colorate”, parte dalla visione che nella razza umana sia ormai in atto una sorta di involuzione genetico-sociale, un corto circuito che ha fossilizzato il genere umano. circa venti le opere polimateriche esposte da Pasquale Sorrentino, animate dalla convinzione/ossessione che l’uomo contemporaneo sia in una fase di recessione evolutiva. Un bug ha minato l’evoluzione e generato distorsioni genetiche. la tecnologia ha privato l’uomo della capacità  di elaborare e agire. una delega incondizionata alla macchina ha atrofizzato ogni arto, ogni processo di crescita sembra arrestarsi sul nascere. una nuova forma di dominio sembra abbattersi sull’umanità. ma questo e’ solo l’inizio . una scimmia aliena  segna il paradosso  e il confine dell’evoluzione umana. un primate ha preso il posto dell’uomo, usa i mezzi e ne resta prigioniero. Più di venti opere in mostra segnano la frontiera tra l’apparente stasi del presente e l’ipotetica realtà del futuro. Poi, introdotte da Marco Lugni, il numeroso pubblico presente ha assistito sottolineandole con scroscianti applausi alle tre performance, la prima ha visto il lavoro di Giuseppe Barigazzi, un moderno Ovidio e la Diotima di Friedrich Hölderlin che hanno parlato agli astanti da un carrello della spesa, mentre si interrogano sull’evoluzione e sul significato dell’uomo nella storia. Poi il gruppo “Menti Colorate” Claudio Landi, Cristian Mezzo, Quisilio Miraglia, Beatrice Valente, ha  inscenato, su musica dal vivo del maestro Manuel Zito, la condizione dell’uomo contemporaneo; la paradossale incomunicabilità e l’asservimento agli schemi imposti, quali  cause della dipendenza massmediatica e del mutamento regressivo. Infine Luigi Morra, Pasquale Passaretti, e i musicisti Agostino e Marco Pagliaro, tutti della compagnia “Etérnit”, hanno presentato “Guarda, Guardami”, ispirata a un racconto di Isaac  Asimov (il biochimico scrittore statunitense di origine russa. dove le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia nel campo della divulgazione scientifica). “Guarda Guardami  è “ un dialogo tra due identità, che in un contesto di esasperazione dei linguaggi, ricercano la bellezza effimera e frammentaria, nel ricorso e nell’imitazione. Presenti nella mostra anche  gli orologi invertiti di Marco Capuano.


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