"Una donna, una madre, una moglie impegnata in politica." Inizia così l'intervento dell'on. Antimo Cesaro, presso l'Aula di Montecitorio, per ricordare Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo, vittima della follia omicida di un ex impiegato del suo comune. "Il Comune è tra le più antiche istituzioni del Paese e, certamente, l'ente più vicino alle esigenze concrete e quotidiane di una comunità. Si pensi, in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, al ruolo di un Sindaco. È il Sindaco che, prima e più di tutti, deve maturare la capacità di prestare ascolto e attenzione, quotidianamente e senza possibilità di sottrarsi, alle aspettative e alle necessità della sua gente. Tocca al Sindaco farsi carico di quelle concretezze di cui spesso, troppo spesso la politica, la mala politica appare dimèntica. E ciò implica una quotidiana assunzione di responsabilità, con l'adozione di decisioni coraggiose. Ed è proprio il coraggio che spesso manca alla politica. A Laura Prati questo coraggio non è mancato, fino al punto di pagarne, suo malgrado, le estreme conseguenze." Accorato l'appello rivolto in conclusione dall'on Antimo Cesaro all'Aula: "Il ricordo di Laura Prati deve spingerci a riflettere su come il diffuso e comprensibile sentimento di avversione alla "casta" possa facilmente trasformarsi attraverso l'uso strumentale di un linguaggio "aggressivo e distruttivo", in anti-politica e, poi, pericolosamente in anti-istituzioni, mettendo a rischio le fondamenta della nostra democrazia".
Fonte: comunicato stampa
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