martedì 17 dicembre 2013

LA PROVINCIA AL FIANCO DI “LIBERA” CON “FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA”. ZINZI: “L’INIZIATIVA RAPPRESENTA UN FORTE SEGNALE DI LEGALITA’ E DI RIPRESA DEL TERRITORIO”.




Stamani, nell’Aula Consiliare della Provincia di Caserta, in corso Trieste, è stata presentata l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra” che è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte 16 imprese, tra cui cooperative sociali, imprese che hanno denunciato il racket e associazioni promosse dal Comitato Don Peppe Diana.
Alla presentazione hanno preso parte il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, il magistrato Raffaello Magi e il coordinatore del Comitato “Don Peppe Diana”, Valerio Taglione.
“Si può fare” è lo slogan che campeggia sui 10mila pacchi prodotti quest’anno, un messaggio che testimonia la speranza e la voglia di riscatto di Terra di Lavoro.

“In questo particolare momento – ha dichiarato il presidente Zinzi – l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra” assume un significato particolare. Questi prodotti, insieme agli altri campani, devono riacquistare dignità e tornare ad essere presenti sulle tavole degli italiani. Fare un pacco alla camorra diventa, così, motivo di doppia soddisfazione: contribuire alla lotta contro la criminalità e sostenere la ripresa agricola ed economica del territorio, perché questi prodotti rappresentano, in Italia e all’estero, il simbolo di quanto c’è di buono in provincia di Caserta”.

“Bisogna rivendicare con forza – ha dichiarato il magistrato Raffaello Magi – la capacità di utilizzo alternativo dei beni confiscati, che non si limiti solo ad una riappropriazione dello spazio. Occorre mettere in campo una strategia complessiva di azione che veda anche un intervento pubblico attraverso nuovi interventi normativi e tecniche di alleggerimento fiscale e pensare alla ricostruzione di modelli alternativi di economia tesi ad ottenere profitto pure dai beni confiscati”.

“Questo pacco ha varcato i confini nazionali – ha dichiarato il coordinatore del Comitato “Don Peppe Diana”, Valerio Taglione – abbiamo presentato anche in Europa il lavoro realizzato sulle terre di don Peppe Diana. Ci troviamo ora in una fase di passaggio: o ripiombiamo nella speranza del cambiamento o questo cambiamento lo realizziamo. Acquistando il pacco si sostiene un percorso di legalità e di fiducia”.

Quest’anno l’iniziativa si presenta con un’importante novità: i prodotti saranno sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio unico ad ombrello “NCO – Nuovo Commercio Organizzato” attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra e dei beni comuni su "Le Terre di Don Peppe Diana".


Fonte: comunicato stampa


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