In questi giorni numerose sono
state le proteste in città per la ubicazione di antenne, figlie del progresso
ma dannose per la salute e per la qualità della vita sempre più richiesta da
cittadini attenti ed informati.
Più volte la stampa ha riportato
di tentativi di allocazione delle strutture, della protesta di comitati locali
di cittadini riunitisi a difesa dei proprio territorio e di interventi di
assessori, consiglieri e sindaco che si sono assunti la paternità di una difesa
del territorio che poteva essere assicurata a monte della iniziativa.
I recentissimi casi di Tuoro e di
Casertavecchia sono, infatti, ancor presenti nel ricordo della città e nel
timore, comunque non sopito, delle due piccole comunità ma anche di tanti altri
cittadini che hanno ormai occhi ed orecchi puntati con attenzione verso tutto
ciò che li circonda.
Circa tre giorni fa abbiamo preso
visione, tramite Facebook, di due foto postate da cittadini che riprendono
installazioni lungo la strada panoramica di collegamento tra Casertavecchia e
Castelmorrone nel tratto che scende verso Puccianiello: ciò impone di fare, con
i dovuti controlli sul regolare andamento di ogni insediamento, un punto sulla
intera vicenda, anche alla luce di quanto previsto nel vigente “Regolamento
Comunale per l'Installazione, la Modifica, l'Adeguamento e l'Esercizio degli
impianti di Telefonia Cellulare, con particolare riferimento alle Stazioni
Radio Base” fornendo alla città, attraverso il sito web del comune ed ai
sottoscritti, in forma digitale ove possibile o cartacea, alcune importanti
informazioni, come ad esempio:
1)
la cartografia aggiornata di tutte le installazioni
rientranti tra gli apparati di antenne e ricetrasmettitori (art. 7 comma 1 del
Regolamento);
2)
le modalità con cui le ditte afferenti ai vari gestori
di telefonia e di emittenza televisiva arrivano alla installazioni dei singoli
apparati (a partire dalle richieste, dai termini delle gare di appalto, ai
tempi e alle modalità di collocazione dell’impianto, alle autorizzazioni
urbanistiche, della Soprintendenza, della Asl e per finire alla verifica della
tutela dei vincoli paesaggistici ed in ogni caso degli interessi della
cittadinanza che potrebbe trovarsi all’improvviso dinanzi ad una nuova
realizzazione,magari frutto di una delocalizzazione di impianto precedentemente
non realizzato altrove e non trovare il riferimento politico forte per evitare
che lo sgradito insediamento si realizzi , ecc.);
3)
per il rispetto delle norme sulla trasparenza rendere
noto, al fine di evitare congestionamento di strutture e di cagionevoli
conseguenze, tutte le antenne che si
trovano su palazzi privati e quelle su suoli pubblici;
4)
quando è stato effettuato l’ultimo monitoraggio Arpac
su emissioni di onde elettromagnetiche in città, rilevazione importante anche
ai fini dell’ultima normativa emanata da ultimo dal Governo che modifica i
limiti per le emissioni di onde elettromagnetiche sia per la telefonia mobile
che per radio e televisioni (art. 7 commi 2 e 3 del Regolamento);
5)
Se è attivo il “Sistema di Monitoraggio delle Emissioni
Elettromagnetiche” così come descritto dall'art. 10 del Regolamento, e quali
siano i documenti che ne attestano la validazione tecnico scientifica, che
avrebbero dovuti essere predisposti dal Dipartimento di Scienze Ambientali
della S.U.N. (art. 15 del Regolamento);
6)
quale il quadro di sviluppo urbanistico futuro di
questo segmento di realizzazioni e quale l’indirizzo strategico della
amministrazione, e quali iniziative l'Amministrazione ha posto in essere
affinchè venga presentato, da parte dei soggetti gestori interessati, un “Piano
Complessivo” da sottoporre alla valutazione ed approvazione degli organi
deputati dell'Ente (art. 5 comma 9 del Regolamento);
7)
Se esiste ed è attiva la “Conferenza Consultiva
Comunale sulle emissioni elettromagnetiche” (art. 6 del Regolamento);
Gli scriventi chiedono in tempi
brevi il rilascio della documentazione richiesta, riservandosi di coinvolgere il consiglio comunale sul tema
di grande rilievo ambientale per la città e per l’intera provincia, già gravata
dalle inquietudini relative alla Terra dei fuochi ed alla difficile adozione in
tempi rapidi delle procedure utili all’avvio delle bonifiche.
I
Consiglieri Comunali
Antonio
Ciontoli
Francesco
Apperti
Fonte: comunicato stampa
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