Sono tanti in questo momento i mali che stanno affossando il calcio italiano. L’ultimo è quello della crisi del Parma, club sommerso dai debiti che sta per compromettere anche la regolarità del campionato di Serie A. Pietro Lo Monaco, esperto dirigente con riconosciute capacità amministrative, ha detto la sua ai microfoni di Itasportpress.it sui mali del calcio facendo anche nomi e cognomi dei responsabili.
“Il problema Parma è di dimensioni mostruose e racchiude tutte le brutture del nostro calcio, un sistema ormai al collasso. E’ la punta di un iceberg che tocca tutti i campi delle varie attività “pallonare”. La società emiliana ha messo in libro paga ben 200 calciatori e anche allenatori che ha mandato in Cina. Oggi questi tecnici aspettano ancora il primo stipendio, Manenti e Taçi non potevano cambiare le cose. Il primo non ha euro poi non ha un gruppo solido alle spalle per rilanciare il Parma. Spero che intervenga la Procura.
Lotito-Tavecchio- Lotito in un confronto con il sottoscritto, ebbe a dire alcuni mesi fa che avrebbe cambiato il calcio radicalmente portando in Figc Carlo Tavecchio. Bene sono passato sei mesi da quella telefonata ed è evidente che sono stati fatti tanti passi indietro. Siamo adesso in una situazione di assoluto degrado. Quando si dice che le piccole squadre sono una iattura per il nostro calcio è una falsità bella e buona. In Inghilterra il Burnley con 70 mila abitanti sta in Premier League e il prodotto tv viene venduto bene lo stesso. Tavecchio non può dire alla Domenica Sportiva che bisogna pensare a impiantare terreni di gioco in erba sintetica. Disconosce che sei anni fa i club di A sottoscrissero un protocollo di intesa per garantire un terreno di gioco in perfetta efficienza con vasche di drenaggio, riscaldamento e altro per evitare rinvii di partite. Vorrei dire a Lotito e a Tavecchio che i problemi della poca appetibilità del calcio agli occhi degli investitori, per quel che attiene i diritti tv, sono da ricercare nella inadeguatezza degli stadi, mancanza di strutture, il sottolivello tecnico rispetto ad altri paesi europei e non ultimo, un sistema di gestione che porta al collasso economico generale. In Italia i ricavi globali per l'85% vanno nelle tasche dei calciatori e del loro entourage. Questo impoverisce il sistema sempre più. Ma poi un consigliere federale non può dire certe cavolate al telefono ad un dirigente di un club di Lega Pro. Le dichiarazioni di Lotito danno impressione di un sistema lacunoso e manipolato dall’alto. Al di là dei proclami “lotitiani” di cambiare tutto, nulla è mutato e Tavecchio ha portato discrepanze antipatiche prima con la battuta a sfondo razzista e poi la storia dei libri acquistati dalla Federazione, prestando il fianco a considerazioni dubbie. Siamo alla follia, Lotito e Tavecchio stanno delirando in maniera forte. Con Lotito e Tavecchio rovina del calcio assicurata. Mancano gli uomini alla Figc, ci vorrebbe un commissario che rimetta le cose a posto. L’Advisor ha creato un impero portando alle società di A 1200 milioni di euro e con una gestione oculata sarebbero molti di più ma andrebbero investiti in modo diverso.
Ferrero- Il presidente della Sampdoria Ferrero che viene a raccontarci di nuovo? Può fare teatro e cinema ma il calcio è un’azienda importante. Non sa nulla del sistema calcio. La polemica con Zamparini è grottesca e apre spiragli ancora più inquietanti sul mondo del calcio. Con questo andazzo sicuramente il prodotto calcio non è presentabile. Ci vuole il coraggio di cambiare in Italia.
Milan- Il Milan e l’Inter portano a casa ogni anno circa 250 milioni ma sbagliano gli investimenti. La società rossonera anziché acquistare calciatori di una certa età a parametro zero che incidono in bilancio in alcuni casi per complessivi 25 milioni in tre anni, farebbe bene a potenziare la struttura di osservatori. In questo modo individuando giovani interessanti risanerebbe i conti e farebbero crescere il patrimonio interno. Il Milan invece cede in Portogallo il giovane Cristante. Pura follia.
Catania e Udinese- Club virtuosi come Udinese e Catania, di qualche stagione fa, ce ne sono pochi. In Sicilia con piccole entrate di diritti tv e mega plusvalenze, è stato costruito un impero. A Udine fanno un lavoro straordinario anche a livello internazionale con società estere.
Lega pro- Sono scomparse 48 squadre e altre sono alla canna del gas. A molti club vengono tolti punti in classifica, specie a chi non è vicino a certe correnti… Il campionato è falsato. Il presidente Macalli recentemente ha detto di essere soddisfatto del voto in Lega del Savoia e dispiaciuto dei torti arbitrali subiti dalla squadra campana. Ha detto persino che chiamerà il designatore per chiedere spiegazioni…. Questa è pazzia pura.
Fonte:
ESCL. ITASPORTPRESS1
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