Workshop tematico_19.2.2015
Ieri pomeriggio nella Sala
Conferenze del Belvedere di San Leucio, alle ore 16.30, ha avuto luogo il Workshop tematico “Modalità
di attuazione del piano”.
L’iniziativa rientra nel ciclo di incontri partecipati*
che l’Amministrazione ha messo in campo per condividere il documento
preliminare del Piano Urbanistico Comunale e dare l’opportunità all’intera
cittadinanza e agli attori sociali ed economici del territorio casertano di
essere protagonisti, con il proprio contributo, del cambiamento che il nuovo
disegno di città auspica di innescare.
Presenti all’ incontro gli ordini professionali del
territorio a rappresentare il punto di vista e le esigenze dei tecnici e
professionisti e riflettere, con l’obiettivo di raccogliere ampi spunti e
contributi sul tema dell’attuazione del piano che più di ogni altro è
fondamentale per concretizzare il nuovo modello di città che oggi
l’Amministrazione, con il documento del preliminare di piano e con la
condivisione delle sue linee strategiche, sta cercando di definire e
migliorare.
Sono intervenuti:
l’Ordine degli
Ingegneri di Caserta che, nella persona del Presidente l’ ing. Vittorio Severino, ha condiviso una
riflessione sul Piano delineando aspettative e sogni realizzabili, proponendo
si a un metodo di approccio al territorio, sottolineando la necessità di privilegiare
il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente rispetto all’utilizzazione
di nuovo suolo, sia delle proposte da poter contemplare nella nuova visione di
città.
L’ordine degli architetti con l’architetto Andrea
Santacroce che si è focalizzato su quattro punti specifici partendo dal
delineare una idea di città quale città dei servizi – vista anche la presenza
di importanti centri ad esempio dell’università- soffermandosi poi sulle norme
di attuazione e sugli accessi alla città e sui nodi infrastrutturali. Gli
architetti pongono l’accento su quelle che chiamano aree negate, sottolineando
che le ipotesi di riuso delle caserme, uno dei temi del Preliminare di Piano,
debbano essere studiate con appositi strumenti normativi che ne devono declinare
funzioni in rapporto al disegno complessivo della città.
Il Collegio dei Periti Industriali con il consigliere dott Luigi Marandola si sofferma su forme e
principi di applicazione della perequazione urbanistica, auspicandone un suo
ampio utilizzo nell’attuazione del nuovo piano. Scelta quasi obbligata,
spiegano, sia per l’impraticabilità dell’esproprio per carenza di fondi, sia
per l’impossibile equiparazione
dell’Amministrazione Comunale a rango di operatore immobiliare.
Il Presidente dei Dott. Agronomi e Dott. Forestali agr.
Giuseppe Maccariello pone l’attenzione sul patrimonio del verde che per
Caserta rappresenta una risorsa notevole senz’altro da tutelare assieme a tutti
i suoli agricoli. Auspica una perfetta integrazione tra studi agronomici e
piano urbanistico e fa accenno ai beni comuni sottolineando l’importanza della
cittadinanza attiva nella loro valorizzazione e gestione.
Il prof arch Massimo Pica Ciamarra, progettista del Puc
assieme all’architetto Bottaro , nel
raccogliere e rielaborare gli spunti emersi, sottolinea la natura della fase
del processo di piano in cui si è giunti con il documento del Preliminare: “una
fase in cui si delineano le strutture logiche del futuro del territorio”.
Obiettivo di un piano, continua, e dunque del nuovo piano per la città di Caserta,
è determinare condizioni nelle quali poi si possa agire nel tempo, stimolare e
dare regole.
Il redattore Vas, prof ing Roberto Gerundo, si
sofferma sul complesso generale delle
questioni di valutazione del Piano che attengono alla sostenibilità che, oltre
ad essere ambientale, è senz’altro anche economica e sociale. Richiama
l’attenzione al contenimento del consumo di suolo e sottolinea l’importanza del
Rapporto preliminare che ha , tra gli altri, anche il compito di comprendere le
aspettative e percezioni sulle questioni ambientali e sull’organizzazione del
territorio emerse in questa fase di partecipazione intermedia.
A seguire liberi contributi dei
partecipanti per un più ampio dibattito sul tema. Sono intervenuti Sergio Vellante, docente della facoltà di
ingegneria di Aversa (Seconda Università di Napoli), Annamaria Bitetti,
architetto, Cesare Trematore, ingegnere,
Antonio Vecchione, ingegnere, Enrico Di Cristofaro, consigliere
dell'Odine degli Architetti di Caserta.
Chiude l’incontro l ‘Assessore all’Urbanistica Giuseppe
Greco che sottolinea l’obiettivo condiviso
di delineare una nuova città di qualità, attraverso soluzioni, normative
e progettuali, innovative. Soluzioni implementate anche grazie agli ampi contributi
emersi nel fitto ciclo di incontri partecipati che l’Amministrazione tutta ha
voluto, confermando l’impegno di massima trasparenza nelle redigende scelte
urbanistiche.
Tutti i contributi, così come la sintesi dell’incontro e
altro materiale raccolto, come è avvenuto per gli incontri precedenti, saranno
consultabili sul portale dell’Ufficio di Piano, così come ha ricordato in
apertura l’ing. Fortunato Cesaroni. Lo stesso, nel ricordare le fasi e
le modalità di stesura dell’intera strumentazione urbanistica così come previsto
dalla nuova normativa in materia, ha evidenziato l’importanza del tema proposto
nel workshop, ai fini di una vera e
realistica attuazione di quanto sarà poi contenuto nel nuovo documento di piano.
*Lo scorso 17 febbraio, infatti, nella Biblioteca
Diocesana, sono stati approfonditi i temi dell’ambiente, dell’energia e della
mobilità alternativa con una ricca partecipazione di associazioni del
territorio e semplici cittadini, alcuni portatori di buone pratiche già
attivate e sperimentate sul territorio, altri di valide riflessioni e
contributi su come il nuovo piano possa contribuire a migliorare la qualità
della vita della propria città.
Nessun commento:
Posta un commento