Lunedì tra i ragazzi il giovane scienziato di San Nicola la Strada, che fa parte dello staffo dell’Eac di Colonia, dove è stato preparato il menù per Samantha CristoforettiCARRANO ALL’EDUCAMP CONI SPIEGA L’ALIMENTAZIONE DEGLI ASTRONAUTIUltima settimana di attività presso il Centro Sportivo dell’Aeronautica per il progetto Educazione alla salute, abbinato alla pratica di varie discipline-La visita del Presidente Regionale Cosimo SibiliaUltima settimana di attività per l’Educamp Coni in corso da circa un mese a Caserta presso il Centro Sportivo della Scuola Specialisti di Aeronautica Militare, guidata dal Comandante col. Veniero Santoro, dove in quattro turni si stanno alternando 150 ragazzi per volta per un totale di 600 unità, un vero record che conferma il gradimento nei confronti dell’iniziativa realizzata dal Coni, che lunedì vedrà la visita del Presidente Regionale Coni Cosimo Sibilia, accompagnato dal Delegato di Caserta Michele De Simone.Accanto alle normali attività sportive, nell’ambito del progetto “Educazione alla Salute”, coordinato dal Dipartimento Educazione alla Salute dell’Asl e dalla Federazione Medici Sportivi, difatti, grazie all’impegno dell’Associazione Arma Aeronautica guidata dal generale Elia Rubino, i ragazzi dell’Educamp vivranno lunedì 6 luglio una eccezionale esperienza nell’incontro con il giovanissimo ingegnere Marco Carrano, nato a Pompei nel 1984, ma residente a San Nicola la Strada. Tema dell’incontro “Risto…spazio”, ovvero l’alimentazione degli astronauti, che vede lo scienziato casertano impegnato presso l’European Astronaut Center di Colonia, dove ha fatto parte del team che ha elaborato il menù per gli astronauti tra cui Samantha Cristoforetti. Carrano, laureato nel 2009 in Ingegneria Aerospaziale presso la Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), a distanza di pochi mesi, viene assunto da Argotec per lavorare come istruttore presso lo European Astronaut Centre (EAC) di Colonia, specializzato in training degli astronauti e del personale di terra responsabile delle operazioni della ISS. Dal 2013 Marco si occupa anche delle attività educative di Argotec relative allo Space Food preparato per Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti.Argotec è un'azienda ingegneristica aerospaziale italiana, con sede a Torino, che punta su ricerca, innovazione e sviluppo in diversi settori: ingegneria, informatica, integrazione di sistemi e "human space flights and operations" per conto dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Argotec addestra gli astronauti europei presso lo European Astronaut Centre (EAC) di Colonia ed è l'unica responsabile europea per il loro bonus food. Si tratta del cibo delle “grandi occasioni”, studiato appositamente per ogni astronauta dell'ESA e consumato durante le missioni di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).Il primo spuntino spaziale della storia, quello fatto da Jurij Gagarin a bordo della capsula Vostok 1 il 12 aprile 1961, non fu particolarmente gustoso o invitante, ma servì a dimostrare che un essere umano è in grado di deglutire, e quindi di mangiare, anche in assenza di peso. Dopo questo primo importante momento i pasti per gli astronauti sono diventati via via sempre più sofisticati fino all'innovativo bonus food di Argotec, studiato appositamente per ogni astronauta europeo. I menu personalizzati di Argotec per gli astronauti europei sono sani, equilibrati, facili da preparare e disponibili per lunghi periodi di tempo, anche in condizioni estreme come quelle dello spazio. Si tratta di piatti altamente tecnologici, con alle spalle diversi anni di ricerca e sviluppo, che possono anche essere considerati come un importante boost psicologico durante le missioni di lunga durata. Mangiare qualcosa di tipico o sano, infatti, è sicuramente di grande aiuto per gli astronauti. “Lo space food ha subito una enorme evoluzione nel corso degli anni a partire dagli albori delle missioni spaziali umane nello spazio – spiega l’ingegnere Carrano -. Siamo partiti da cibo in pasticche e tubetti, come quello consumato da Juri Gagarin durante il primo viaggio in orbita intorno alla Terra, e siamo arrivati a portare nello spazio la lasagna, il tiramisù, così come una serie di cibi e ingredienti completamente organici e naturali che costituiranno la dispensa di bordo dell'astronauta Samantha Cristoforetti durante la sua missione Futura. Proprio per lei, tra l’altro, abbiamo creato un menù totalmente personalizzato con ingredienti mirati alla salute e al piacere dell’astronauta, lo sviluppo di una dispensa di bordo fatta di singoli ingredienti da “assemblare” (la maggior parte del cibo prodotto finora era costituito da piatti unici con ingredienti già assemblati) e l'uso consistente di spezie e prodotti naturali in sostituzione di sale e zucchero”. “I prodotti alimentari inviati nello spazio sono saporiti e variegati – continua l’esperto - . Considerato che a bordo della Stazione Spaziale Internazionale vivono costantemente 6 astronauti dalle disparate abitudini e requisiti alimentari, ed il cibo viene inviato con alcuni moduli di cargo il cui lancio e attracco non è molto frequente, è necessario garantire un'enorme varietà di cibi e una conservabilità alquanto elevata (18-36 mesi). In particolare, Argotec è la sola responsabile per la produzione e fornitura del bonus food per gli astronauti dell'ESA. Dal giugno 2013, con la missione "Volare" di Luca Parmitano, il nostro cibo è stato consumato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, quindi è stato adeguatamente testato...e gradito! Ovviamente, tutta la nostra produzione, prima di essere inviata a bordo della ISS, è stata caratterizzata da continui test e prove atte al raggiungimento del risultato ottimale, sia dal punto di vista nutrizionale che sensoriale.”
Fonte: comunicato stampa
venerdì 3 luglio 2015
CARRANO ALL’EDUCAMP CONI SPIEGA L’ALIMENTAZIONE DEGLI ASTRONAUTI
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