La REGGIA di CASERTA e il SOLSTIZIO d’ESTATE
‐ singolar lettura di un legame astrale‐
Sfogliando i capitoli di Geografia astronomica dei testi scolastici e non solo, si legge che: il
sole sorge a Est e tramonta ad Ovest. E’ quello che tutti abbiamo imparato e che
comunemente sappiamo.
Poi, osservando con maggiore attenzione i movimenti del Sole durante il giorno e per tutti i
vari giorni dell’anno, ci si accorge che in certi periodi esso non sorge proprio a Levante e
tramonta a Ponente, ma si leva più verso Nord e tramonta altrettanto verso Nord
mentre, in altri periodi, sorge più a Sud e tramonta parimenti più a Sud.
Approfondendo oltre , si scopre che questa “oscillazione” tra Settentrione e Meridione è la
norma e con sorpresa si scopre anche che, in realtà, il Sole leva a Est e si pone ad Ovest solo
due volte l’anno, esattamente all’Equinozio di Primavera (21 Marzo) e all’Equinozio
d’Autunno (21 Settembre).
La fluttuazione prende il nome di Amplitudine, rispettivamente Ortiva -se riguarda il sorgere
del Sole- e Occidua -se riguarda il tramonto- ; il valore angolare della differenza tra i due
estremi è funzione della Latitudine del luogo.
Fatta questa premessa e calando il discorso nella Geografia locale, si osserva che la Reggia di
Caserta si trova a una Latitudine Nord di circa 41° 04’ 24”, come si rileva dalle immagini che
seguono:
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Posizione rispetto al Polo Nord (linea rossa)
e all’equatore (linea mattone)
A questa latitudine il Sole, nel suo moto apparente nel corso dell’anno, sorge e tramonta nelle
direzioni riportate nell’estratto delle effemeridi di cui sotto (evidenziata in verde quella in cui
sorge al Solstizio d’Estate):
Data/direzione sorge in direzione tramonta in direzione
21 Marzo e 21 Settembre 88° 272°
(Equinozio di Primavera e Equin. d’Autunno)
21 Giugno (Solstizio d’Estate) 57° 303°
21 Dicembre (Solstizio d’Inverno) 122° 238°
Esplicando graficamente tale tabella, si possono osservare sul disco sottostante -che
rappresenta la proiezione celeste sul cerchio equatoriale- le posizioni angolari estreme dei
punti di levata e di deposizione del Sole nei vari momenti dell’anno astronomicamente
significativi e il suo percorso apparente nel cielo , come di seguito riportato:
- al Solstizio d’Estate (verde);
- agli Equinozi (rosso)
- al Solstizio d’Inverno (viola).
Il disegno che segue riporta una rappresentazione spaziale pittorica del percorso del sole,
relativamente a Caserta, nelle date cospicue equinoziali e solstiziali di cui sopra.
Percorso al solstizio d’estate
Percorso al solstizio d’inverno
Percorso agli equinozi
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Se si va a posizionare l’immagine della Reggia al centro del goniometro e si traccia una retta
che partendo dal centro del Palazzo si proietta verso il suo spigolo di Nord-Est , si nota
curiosamente che esso è quasi esattamente orientato nella direzione in cui sorge il Sole al
Solstizio d’Estate.
Potrebbe apparire un fatto fortuito, ma sembra quanto mai singolare che una probabilità su
360 (quanti sono i gradi dell’angolo giro) sia venuta a verificarsi nella Reggia e proprio in
coincidenza con il Solstizio d’Estate.
Direzione in cui sorge il sole nel giorno del
solstizio d’estate.
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Per comprendere meglio questa stupefacente coincidenza, bisogna rifarsi al significato di
Solstizio d’Estate che deriva dal latino “solstitium” (fermata del sole) ed è detto così perché
in questo giorno, il Sole, nel corso del suo moto apparente nel cielo, giunto nel primo punto
dove inizia la Costellazione del Cancro, che è il quarto segno dello Zodiaco, cessa di alzarsi
sopra l’equatore celeste e, raggiunto il suo culmine, pare che si fermi per sostare il più a
lungo possibile lassù -onde donare alla Terra tutto il suo splendore- per poi riprendere la sua
inesorabile discesa verso l’equinozio d’Autunno e quindi fino al Solstizio d’Inverno.
Infatti, a Caserta il 21 giugno il Sole sorge alle ore 5,29; raggiunge il culmine (massima
altezza nel cielo di 72°) alle ore 13,12 ( ora legale) e tramonta alle ore 20,40.
La luce solare è presente per ben 15 ore e 11 minuti ossia il massimo della durata, per cui
ha luogo il giorno più lungo dell’anno.
Riflettendo su questa singolarità, viene da pensare che Vanvitelli, nella sua ingegnosa
concezione progettuale, avesse voluto puntare lo spigolo della Reggia verso il punto in cui il
21 giugno sorge il Sole, quasi ad offrire a “Lo ministro maggior de la natura che del valor
del ciel lo mondo imprenta e col suo lume il tempo ne misura”, uno speciale spiraglio
perché con i suoi raggi privilegiasse, fin dalla prima luce dell’alba, il cuore del Real Palazzo di
Caserta.
Ma non finisce qui perché ove:
-si consideri che il 21 Giugno si celebra San Luigi, che secondo un’antica credenza popolare
levò il palmo della mano verso il Sole, intimandogli di fermarsi il più a lungo possibile per
dare la maggiore quantità di luce e calore al Mondo;
- si rifletta sul fatto che il nome di Vanvitelli era proprio Luigi,
allora il tutto non sembra essere una semplice casualità, ma piuttosto il frutto sciente e
determinato di un lucido disegno -razionale e passionale al tempo stesso- del grande Genio che,
celebrando l’apoteosi del Sole, nel giorno in cui esso si eleva al suo colmo nel cielo e ne segna
la maggior durata, ha voluto in realtà “illuminare” il più possibile la Reggia per donare
splendore ai Borbone, luce alla loro Dinastia e sublimazione alla grandezza del Regno.
Questo modesto contributo di pensiero non vuole assolutamente avere pretese scientifiche, ma
si propone solo lo scopo di offrire un apporto ulteriore alla doverosa conoscenza e alla
meritata magnificazione della Reggia di Caserta.
Caserta, A.D. MMXV
Fonte: Elia RUBINO
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