Nell’Auditorium della Scuola di Aeronautica lo stage dell’Ordine dei Giornalisti
FORZE ARMATE E COMUNICAZIONE: TRASPARENZA INNANZI TUTTO
Gli interventi del Presidente Lucarelli e degli addetti stampa dell’Arma “azzurra”
Forze Armate e Comunicazione: trasparenza innanzi tutto. E’ stato questo il leit motiv al centro dello stage organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania con la collaborazione dell’Associazione Stampa della Provincia di Caserta nell’auditorium della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare a Caserta, messo a disposizione dal Comandante dell’Istituto militare col. Veniero Santoro.A parlare dei “nuovi” rapporti tra Forze Armate e mondo della comunicazione è stato il Capitano Giulio Finotti,
responsabile dell’informazione presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, che era affiancato dagli altri “comunicatori” dell’Arma Azzurra in Campania, e cioè il Capitano Antonio Auletta del 90° Stormo di Grazzanise, il t.Col. Giovanni Chirico della Base Aerea di Capodichino, il Maggiore Giuseppe Argenziano appena insediato presso la Scuola Specialisti di Caserta in sostituzione del Maggiore Pasquale Naiolo, passato con un altro significativo incarico alla Base Aerea di Grazzanise. In apertura aveva rivolto il saluto agli ”stagisti” iscritti al corso il col. Domenico Lo Buono, vice Comandante della Scuola di Aeronautica, cui avevano fatto seguito gli interventi introduttivi del Presidente dell’Ordine Regionale dei Giornalisti Ottavio Lucarelli e del Presidente dell’Assostampa di Caserta Michele De Simone, che si sono vivamente complimentati con la Scuola di Aeronautica per l’efficienza e la completezza delle strutture militari.Tutti i relatori hanno sottolineato come negli ultimi venti anni la comunicazione verso l’esterno da parte delle Forze Armate sia radicalmente cambiata con una significativa apertura non solo nei confronti dei rappresentanti della stampa ma anche e soprattutto del territorio, trasformando le caserme e, in generale le strutture militari, in vere e proprie “case di vetro”, superando così le chiusure e, a volte, le reticenze, di una volta con un atteggiamento riferito esclusivamente alla verità dei fatti. E in questa prospettiva Finotti e gli altri “comunicatori” hanno raccontato “case history” di eventi, a volte delicati e problematici per il ruolo della Forza Armata, verificatisi in Italia e all’estero e che sono stati caratterizzati da un atteggiamento mai omissivo da parte dei responsabili del settore, il cui unico limite, nei casi specifici, era esclusivamente legato alla ricostruzione “validata” dei fatti ed a notizie tecniche certe e veritiere, evitando l’emotività e le forzate interpretazioni dei momenti immediatamente successivi ad eventi traumatici.Agli interventi dei relatori ha fatto seguito un interessanti dibattito con i giornalisti presenti, alcuni dei quali esponenti di importanti testate giornalistiche e radiotelevisive, che hanno approfondito il tema in questione quanto mai di attualità in un mondo dove i cittadini “in divisa” sono sempre più identificati come tutori della pace, dell’ordine, della civile convivenza.
responsabile dell’informazione presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, che era affiancato dagli altri “comunicatori” dell’Arma Azzurra in Campania, e cioè il Capitano Antonio Auletta del 90° Stormo di Grazzanise, il t.Col. Giovanni Chirico della Base Aerea di Capodichino, il Maggiore Giuseppe Argenziano appena insediato presso la Scuola Specialisti di Caserta in sostituzione del Maggiore Pasquale Naiolo, passato con un altro significativo incarico alla Base Aerea di Grazzanise. In apertura aveva rivolto il saluto agli ”stagisti” iscritti al corso il col. Domenico Lo Buono, vice Comandante della Scuola di Aeronautica, cui avevano fatto seguito gli interventi introduttivi del Presidente dell’Ordine Regionale dei Giornalisti Ottavio Lucarelli e del Presidente dell’Assostampa di Caserta Michele De Simone, che si sono vivamente complimentati con la Scuola di Aeronautica per l’efficienza e la completezza delle strutture militari.Tutti i relatori hanno sottolineato come negli ultimi venti anni la comunicazione verso l’esterno da parte delle Forze Armate sia radicalmente cambiata con una significativa apertura non solo nei confronti dei rappresentanti della stampa ma anche e soprattutto del territorio, trasformando le caserme e, in generale le strutture militari, in vere e proprie “case di vetro”, superando così le chiusure e, a volte, le reticenze, di una volta con un atteggiamento riferito esclusivamente alla verità dei fatti. E in questa prospettiva Finotti e gli altri “comunicatori” hanno raccontato “case history” di eventi, a volte delicati e problematici per il ruolo della Forza Armata, verificatisi in Italia e all’estero e che sono stati caratterizzati da un atteggiamento mai omissivo da parte dei responsabili del settore, il cui unico limite, nei casi specifici, era esclusivamente legato alla ricostruzione “validata” dei fatti ed a notizie tecniche certe e veritiere, evitando l’emotività e le forzate interpretazioni dei momenti immediatamente successivi ad eventi traumatici.Agli interventi dei relatori ha fatto seguito un interessanti dibattito con i giornalisti presenti, alcuni dei quali esponenti di importanti testate giornalistiche e radiotelevisive, che hanno approfondito il tema in questione quanto mai di attualità in un mondo dove i cittadini “in divisa” sono sempre più identificati come tutori della pace, dell’ordine, della civile convivenza.
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