venerdì 17 giugno 2016

LETTERA APERTA DI VENTRE ALLE ELETTRICI E AGLI ELETTORI: ANDIAMO TUTTI ALLE URNE E SCEGLIAMO PER IL CAMBIAMENTO ED IL RINNOVAMENTO DELLA CITTÀ.


Care casertane e cari casertani,
domenica 19 giugno sceglierete il nuovo sindaco di Caserta.
Sarete chiamati ad una scelta impegnativa, ad un grande atto di responsabilità e di fiducia.
Vi chiedo, innanzitutto, di non disertare le urne. Capisco la tentazione di non andare al seggio: senso di smarrimento per la cattiva amministrazione della città negli ultimi anni; lo sconcerto di fronte al trasformismo di chi passa da un partito all’altro fino a ritrovarsi in uno schieramento opposto a quello in cui aveva militato e con cui aveva governato fino al giorno prima; e, infine, il turbamento per episodi di malaffare e di inquinamento dell’attività pubblica costituiscono indubbiamente dei deterrenti rispetto all’esercizio del voto. Ma solo chi compie il principale e più importante atto di democrazia che l’ordinamento offre, quello di indicare chi deve governare, conserva il pieno diritto di controllare, giudicare e criticare.
Non mi sono candidato a sindaco per ambizione personale.
Il mio curriculum professionale e politico mi pone al riparo da questo sentimento. E non ho lanciato alcuna sfida. È la città, le sue condizioni disastrate, la povertà e il disagio sociali in cui larghe fette di cittadini versano, che l’hanno lanciata a me.
Quando si ama una comunità, come io amo quella casertana, e si assiste a un declino amministrativo, sociale ed economico così progressivo e inesorabile come quello cui abbiamo assistito nel corso delle ultime esperienze di governo cittadino, offrire il proprio entusiasmo, le competenze di cui si dispone, l’esperienza maturata (senza mai – mai! – una macchia) e la credibilità acquisita a ogni livello diventa una necessità, un dovere morale.
L’ambizione che mi sorregge non è quella di appuntare al petto un’altra stelletta, ma quella di dimostrare che un’altra Caserta è possibile; che esiste una comunità operosa e onesta che vuole fare bene; che Caserta non deve essere per forza l’ultimo Comune nelle classifiche sugli indici di qualità di governo e di vivibilità; che è attuabile il diritto ad avere un governo onesto e trasparente; che da Caserta non bisogna per forza scappare; che possiamo puntare sulla cultura, sulle risorse turistiche e su quelle comunitarie per costruire occasioni di sviluppo e di crescita. Vi invito a consultare il programma di governo sul sito riccaroventre.it.
Il mio avversario ha reclutato nella sua squadra, ed è riuscito a farli eleggere, tutti i principali protagonisti del disastro degli ultimi anni. Votarlo, o non andare alle urne per contrastarlo con una scelta diversa, significa avallare questo scellerato disegno politico-amministrativo.
Nell’ultimo mese tante persone – amici, parenti, colleghi, semplici conoscenti e perfino sconosciuti – vi hanno contattato per chiedervi il voto. Ma al ballottaggio di domenica 19 giugno si ricomincia da zero a zero, come alla fine di una partita di calcio, quando a decidere le sorti di una squadra sono i rigori. A fare la differenza, a segnare il rigore decisivo, sarà solamente il vostro voto perché domenica vincerà chi avrà avuto un voto in più.
Con rispetto, con pudore e con grande emozione, vi chiedo di votarmi il 19 giugno e vi prometto che non vi darò occasione di pentirvene, come troppe volte, purtroppo, è accaduto negli ultimi anni.
Grazie.

                       Riccardo Ventre

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