venerdì 18 novembre 2016

In occasione dei 60 anni della rivoluzione ungherese contro il regime sovietico nel 1956 una conferenza e un libro ricordano come vennero raccontati quei fatti dai principali quotidiani napoletani


Conferenza: L’eco della rivoluzione ungherese a Napoli nel 1956

In occasione dei 60 anni della rivoluzione ungherese contro il regime sovietico nel 1956 una conferenza e un libro ricordano come vennero raccontati quei fatti dai principali quotidiani napoletani

Quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario della rivoluzione ungherese del 1956. Tra il 22 e il 24 ottobre di quell’anno intellettuali, operai, studenti universitari guidarono il popolo magiaro contro il regime comunista che si era instaurato nel paese dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Le “aperture” di Kruscev nel XX congresso del PCUS nel febbraio del ‘56, noto per la condanna dello stalinismo, e le rivolte popolari in Polonia nel giugno dello stesso anno furono per gli ungheresi una contingenza storica imperdibile per rivendicare la democrazia, il ritiro dei sovietici dal paese e l’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia. Dopo una prima serie di successi politici, la risposta dell’Unione Sovietica di fronte all’intransigenza delle richieste magiare arrivò dopo un paio di settimane e fu la soppressione militare della rivolta. Il 4 novembre colonne di carri armati russi invasero l’Ungheria, rioccuparono Budapest nella pressoché  totale indifferenza dell’Occidente e della comunità internazionale impegnata e coinvolta allora nella risoluzione della crisi di Suez. I morti furono decine di migliaia. L’ordine era ristabilito.

In questo particolare anno giubilare, dichiarato ufficialmente “Anno ungherese della Libertà”, diverse sono le iniziative ufficiali messe in piedi dal governo di Budapest in patria e all’estero.
Anche a Napoli, come già in diverse città italiane, si ricordano gli eroi anche giovanissimi che lottarono per riconquistare la libertà. L’associazione culturale Maria D’Ungheria Regina di Napoli, col patrocinio dell’Ambasciata d’Ungheria a Roma, con la collaborazione del Consolato onorario d’Ungheria a Napoli, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale e l’Associazione culturale Prometeo, organizza per giovedì 24 novembre alle ore 16.00, nel Museo del Corallo Ascione presso la Galleria Umberto I, una conferenza dal titolo: L’eco della rivoluzione ungherese a Napoli nel 1956, in cui verrà presentato da Judith Katalin Jámbor, presidente  dell’associazione Maria D’Ungheria Regina di Napoli”, l’omonimo volume ossia una raccolta degli articoli con cui Mattino e Roma divulgarono le notizie provenienti da Budapest.

Interverranno: S.E. Péter Paczolay, ambasciatore d’Ungheria in Italia; il prof. Andrea Amatucci, console onorario d’Ungheria a Napoli; il prof. Amedeo Di Francesco, ordinario di lingua e letteratura ungherese presso L’Orientale e il dott. Francesco Manca, presidente dell’associazione culturale Prometeo.


Contatti:

Consolato onorario d’Ungheria a Napoli:  081 551 11 15 - consolato.ungheria@virgilio.it
Judith Jámbor, presidente “Maria d’Ungheria Regina di Napoli”: 328 8850023 – juditjambor@virgilio.it
Cristiano Preiner, addetto stampa: 331 7759544 – ullisecundus@alice.it



Napoli, 16 novembre 2016

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