Conferenza: L’eco della rivoluzione ungherese a Napoli nel 1956
In occasione dei 60 anni della rivoluzione ungherese contro il regime
sovietico nel 1956 una conferenza e un libro ricordano come vennero raccontati
quei fatti dai principali quotidiani napoletani
Quest’anno ricorre il
sessantesimo anniversario della rivoluzione ungherese del 1956. Tra il 22 e il
24 ottobre di quell’anno intellettuali, operai, studenti universitari guidarono
il popolo magiaro contro il regime comunista che si era instaurato nel paese
dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Le “aperture” di Kruscev nel XX
congresso del PCUS nel febbraio del ‘56, noto per la condanna dello stalinismo,
e le rivolte popolari in Polonia nel giugno dello stesso anno furono per gli
ungheresi una contingenza storica imperdibile per rivendicare la democrazia, il
ritiro dei sovietici dal paese e l’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia.
Dopo una prima serie di successi politici, la risposta dell’Unione Sovietica di
fronte all’intransigenza delle richieste magiare arrivò dopo un paio di
settimane e fu la soppressione militare della rivolta. Il 4 novembre colonne di
carri armati russi invasero l’Ungheria, rioccuparono Budapest nella pressoché totale indifferenza dell’Occidente e della
comunità internazionale impegnata e coinvolta allora nella risoluzione della
crisi di Suez. I morti furono decine di migliaia. L’ordine era ristabilito.
In questo particolare anno
giubilare, dichiarato ufficialmente “Anno ungherese della Libertà”, diverse
sono le iniziative ufficiali messe in piedi dal governo di Budapest in patria e
all’estero.
Anche a Napoli, come già in diverse
città italiane, si ricordano gli eroi anche giovanissimi che lottarono per
riconquistare la libertà. L’associazione culturale Maria D’Ungheria Regina di
Napoli, col patrocinio dell’Ambasciata d’Ungheria a Roma, con la collaborazione
del Consolato onorario d’Ungheria a Napoli, l’Università degli Studi di Napoli
L’Orientale e l’Associazione culturale Prometeo, organizza per giovedì 24
novembre alle ore 16.00, nel Museo del Corallo Ascione presso la Galleria
Umberto I, una conferenza dal titolo: L’eco
della rivoluzione ungherese a Napoli nel 1956, in cui verrà presentato da Judith Katalin Jámbor, presidente dell’associazione Maria D’Ungheria Regina di
Napoli”, l’omonimo volume ossia una raccolta degli articoli con cui Mattino e Roma
divulgarono le notizie provenienti da Budapest.
Interverranno: S.E. Péter
Paczolay, ambasciatore d’Ungheria in Italia; il prof. Andrea Amatucci, console onorario
d’Ungheria a Napoli; il prof. Amedeo Di Francesco, ordinario di lingua e
letteratura ungherese presso L’Orientale e il dott. Francesco Manca, presidente
dell’associazione culturale Prometeo.
Contatti:
Consolato onorario d’Ungheria a Napoli: 081 551 11 15 - consolato.ungheria@virgilio.it
Judith Jámbor, presidente “Maria d’Ungheria Regina
di Napoli”: 328 8850023 – juditjambor@virgilio.it
Cristiano Preiner, addetto stampa: 331 7759544 – ullisecundus@alice.it
Napoli, 16 novembre 2016
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