CENTENARIO DELLA GRANDE
GUERRA,
TORNANO A RUVIANO LE
SPOGLIE MORTALI
DEL SERGENTE MAGGIORE
NICOLA GIANO
Oggi l’arrivo in paese
dei resti del soldato deportato nel 1943 nel LAGER di BOCHOLT, in Germania;
domani la cerimonia ad Alvignanello e a Ruviano e la consegna dell’urna ai
familiari
Le celebrazioni del 4 novembre assumeranno quest’anno un
significato particolare per l’intera comunità di Ruviano che, dopo oltre 75
anni, riabbraccerà il proprio concittadino Nicola Giano, morto sul finire della
seconda guerra mondiale in un campo di concentramento in Germania.
In occasione del centenario della vittoria nella Grande
Guerra, l’amministrazione comunale retta dal sindaco Roberto Cusano e
l’associazione nazionale Combattenti e Reduci, rappresentata dal presidente
della sezione territoriale Enrico D’Agostino e dal delegato di Ruviano ed
Alvignanello Pasquale De Filippo, hanno fortemente voluto la cerimonia di
rimpatrio in Italia del sergente maggiore nato a Ruviano il 9 aprile 1917,
divenuto Maestro di scuola e, poi, in servizio di lea prima di essere chiamato,
all’età di 20 anni, in guerra nell'11° Reggimento Fanteria
"Casale"-6a Compagnia Forlì impegnata sul fronte greco-albanese.
Giano fu fatto, quindi, prigioniero dei Tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e
deportato nel Lager VI F di Bocholt, Westfalen, in Germania col numero di
matricola 77.459, dove morì il 7 aprile 1945; fu sepolto nel cimitero di Prima
Sepoltura a Castrop-Rauxel Stadt.Friedhof Bladenhorst, per poi essere inumato
nel Cimitero Militare Italiano d'Onore di Francoforte sul Meno, riquadro N,
fila 7, tomba 30.
L’Ossario di Giano arriverà questo pomeriggio nel piccolo
centro della media valle del Volturno dove, in piazza Roma, alla presenza delle
nipoti Teresa e Maria Grazia Giano, sarà accolto con tutti gli onori dal primo
cittadino e dalle autorità civili, militari e religiose, e sarà esposto fino
alla tarda serata di oggi nella sala consiliare dove è stata allestita la
camera ardente così da dare l’opportunità a tutti i ruvianesi di rendere
omaggio al valoroso caduto in guerra.
Per domani mattina sabato 3, il programma prevede alle ore 10
il corteo fino al Monumento ai Caduti in piazza Nuova con la deposizione della
corona d’alloro; a seguire, alle 10,30, il raduno in piazza Chiesa, nella
frazione Alvignanello, delle autorità civili, militari e religiose e delle
associazioni combattentistiche e d’armi, degli alunni delle scuole cittadini e
dei ruvianesi tutti che attenderanno l’arrivo delle spoglie mortali del
sergente maggiore Nicola Giano e parteciperanno alla santa messa che sarà
officiata in suo suffragio. Al termine della funzione liturgica, il corteo
ripartirà alla volta del Monumento ai Caduti e verrà consegnata l’urna alla
famiglia Giano per la degna sepoltura dei resti di Nicola all’interno del
cimitero di Ruviano.
“Accoglieremo il nostro concittadino Nicola Giano con tutti
gli onori che merita e daremo la possibilità alla comunità locale di
riabbracciare un proprio fratello perito in guerra per mano della ferocia
tedesca. D’ora in poi, il sergente maggiore riposerà nella sua terra natìa ed
ognuno di noi potrà pregare sulla sua tomba, a partire dai familiari. È per
questo motivo e per facilitare la partecipazione anche dei giovani che
rappresentano il nostro futuro e ai quali è demandata la custodia e la
conservazione della nostra memoria, abbiamo inteso anticipare le celebrazioni
del 4 novembre a domani sabato”, spiega il sindaco Cusano.
“Un Paese senza Memoria è un Paese senza Futuro. Compito
fondamentale dell'Associazione Combattenti e Reduci è proprio questo: portare
alle generazioni giovanili e ai cittadini tutti la memoria del nostro passato,
le storie dei nostri uomini, degli eroi della Patria, attraverso cerimonie,
commemorazioni, convegni, libri ed eventi utili a stimolare noi tutti ad un
futuro sempre più democratico.
I giovani di allora, pieni di gioia di vivere, allegri e
felici pur non avendo tutto quello che noi invece abbiamo, loro hanno provato
la paura della guerra, noi no! loro hanno provato la paura di morire, noi no! loro
hanno desiderato la pace, noi non abbiamo mai pensato di poterla perdere?!
Oggi poter celebrare solennemente il rientro del nostro
caduto Giano Nicola sarà sicuramente un occasione per noi tutti di riflessione
profonda, non una semplice cerimonia fatta di simboli e suoni storici, ma un
vero momento di arricchimento personale, di volontà a portare nei nostri cuori
e nelle nostre azioni quotidiane i valori sani che ci possano guidare nel
cammino della nostra vita con serenità, pace, amore e rispetto per il prossimo,
attingendo al passato per un futuro migliore.
Dalle lettere inviate ai familiari, trapela la sua estrema
sofferenza interiore, la paura di non poter ritornare, l'attaccamento alla sua
terra d'origine, alla famiglia”, dichiara D'Agostino, presidente della sezione
di Caiazzo/Ruviano della A.N.C.R.
Ruviano, 02.11.2018
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