giovedì 2 ottobre 2014

CRISTIANI PERSEGUITATI: LORENZO CESA, EUROPA DIFENDA SUE RADICI, ITALIA RUOLO-CHIAVE


"La battaglia che abbiamo lanciato oggi parte da un impegno preciso che il
Governo italiano ha assunto nel programma ufficiale del semestre di
presidenza Ue: mantenere alta l'attenzione e sostenere iniziativa in
materia di libertà religiosa e protezione delle minoranze religiose. Adesso
noi auspichiamo che queste parole si traducano in fatti concreti: l'Italia
può svolgere un ruolo-chiave portando l'Europa a prendere una posizione
comune nella lotta contro la persecuzione dei cristiani". E' quanto afferma
il segretario nazionale Udc e capogruppo della delegazione Udc-Ncd-Svp nel
Ppe al Parlamento europeo Lorenzo Cesa nel giorno in cui è stata presentata
a Bruxelles, al presidente della Commissione Esteri al Parlamento europeo,
la petizione contro la persecuzione dei cristiani nel mondo. "In questi
mesi abbiamo letto - racconta Cesa - la storia di Meriam Yehya che è stata
salvata, sfuggita alla pena di morte grazie all'intervento del Governo
italiano". "E' una storia che ci dà speranza e fiducia. Non possiamo
dimenticare le migliaia di cristiani perseguitati in Paesi come l'Iraq,
Siria, Nigeria, Camerun, Sudan, Pakistan, Somalia ed Egitto". "La
petizione,  già sottoscritta da oltre 210 mila persone, si rivolge, tra gli
altri, al premier italiano Matteo Renzi e al ministro degli Esteri Federica
Mogherini. Salvare i cristiani dalle violenze è indispensabile ma, allo
stesso tempo, è importante avviare delle politiche di ricongiungimento
familiare, che permettano ai cristiani fuggiti in Europa, una volta
terminate le situazioni di crisi, di tornare nei propri Paesi di origine",
spiega Cesa che conclude con uno slogan: "L'Europa difenda le sue radici".


Fonte: comunicato stampa

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