Quest’anno, gli alunni del nostro Istituto “Terra di
Lavoro” di Caserta e di altri Istituti della Regione Campania, sono stati
selezionati quali membri della giuria di studenti per il premio David Giovani
a.s. 2015/16.Gli studenti hanno visionato entro il 30 marzo, presso il cinema “
Duel” di Caserta, organizzatore responsabile, una serie di film. La proiezione
per i giurati è stata gratuita e si è realizzata sia di mattina che di
pomeriggio. I film in concorso sono stati selezionati da un’apposita
commissione formata da membri del MIUR, della direzione generale per il cinema
Mibac, dal Ministero di Giustizia-sezione minorile, dell’Anica, del comitato
italiano per l’Unicef, di Agiscuola e da un pedagogista e sono stati scelti
dalla commissione stessa, in relazione alle uscite nelle sale e
comunicati ai responsabili delle singole giurie. Una volta ultimate tutte le
proiezioni in concorso, i giurati hanno votato i film. Dopo la votazione i
giurati, singolarmente, hanno dovuto scrivere un componimento o una recensione
su uno o più film proiettati. L’organizzatore, gli esercenti coinvolti e alcuni
docenti, nominati dall’Ufficio scolastico regionale ne hanno scelti cinque e li
hanno inviati all’Agiscuola nazionale la quale, a sua volta, ne ha selezionati
tre per ciascuna regione. Gli studenti autori dei lavori selezionati hanno
avuto come premio come di seguito riportato:
·
il primo classificato la partecipazione ,nell’ambito
della settantatreesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia,
alla giuria del premio Leoncino d’Oro;
·
il secondo e il terzo classificati l’invito ,come ospiti
Agiscuola,al Campus Scuola Cinema Giovani( che si terrà a Roma a novembre
2016).
Ed è al secondo posto che si è classificata la nostra
allieva Lleshi Malvina della classe V Sez. H indirizzo Turistico.
Riteniamo doveroso ringraziare l’allieva per il
risultato raggiunto e un plauso al suo riconoscimento, motivo di orgoglio per
il nostro Istituto.
RIFLESSIONI….DI MALVINA
Non a caso si dice che: ‘’le
cose belle vengono all’improvviso’’
Ho sempre amato il cinema, l
teatro, il recitare, per l’emozione che
si prova nell’immedesimarsi nelle vesti
di qualcun altro e poter respirare i
vissuti di protagonisti vicini e lontani
alla mia realtà. Essere attrice o attore significa essere una persona e nel
contempo mille persone, essere chiunque in qualsiasi posto, in qualsiasi tempo,
con qualsiasi durata. Ecco! E questo è
ciò che mi appassiona…Pertanto guardare un film per me non significa guardare
per guardare, ma guardare per emozionarsi. Quando mi è stata data l’opportunità
di partecipare al progetto David di Donatello non ci ho pensato due volte; anzi
ho accettato subito! All’inizio pensavo che non sarei riuscita ad adempiere
alla partecipazione alle attività previste, causa i troppi impegni scolastici
ed extrascolastici. Ma nonostante le difficoltà e la distanza del cinema da
casa, ho sempre trovato il tempo di visionare i vari film in programmazione.
Devo riconoscere che è stata dura aspettare l’autobus, organizzare i pomeriggi.
Ma l’entusiasmo, la motivazione e l’amore verso il mondo cinematografico
superava qualsiasi difficoltà mi si presentasse dinanzi. A volte mi ritrovavo
da sola nella sala del cinema, esperienza unica anche questa, ve l’assicuro! Un
pomeriggio, però è stato diverso dagli
altri; mentre mi recavo al Duel dove avrei visionato il film “La
Corrispondenza” di Giuseppe Tornatore sempre facente parte del Progetto David
di Donatello, ed ero in cerca della sala dove lo avrebbero proiettato, incontro
una delle persone che in ambito
scolastico mi è stata sempre vicino, che mi ha sempre consigliato in
positivo, e che ha saputo intervenire
nella mia vita, anche con giusti
rimproveri …“le lunghe ramanzine”, che non potevano mai mancare, né a me né ai
miei compagni di classe (La Prof. Antonucci Antonella).Le luci si spengono, lo
screen si illumina e il film inizia! Il fatto di aver guardato quel film con
lei per me ha significato tanto, piangere
per le scene del film per me ha significato tanto, vedere i suoi grande
occhi pieni di lacrime per un film che per molti è stato ritenuto “palloso” per
me ha significato tanto, tutte le spiegazioni da lei ricevute in chiave
psicologica per me hanno significato tanto... talmente tanto che decisi di
scrivere la recensione proprio su quel film, mentre tornavo a casa, sempre
nell’autobus, dove i miei pensieri mi tormentano e desiderano concretizzarsi e
la mia mano sa che deve scrivere, per mettere tutto quello che penso e sento
‘’nero su bianco’’. Il giorno dopo consegnai il mio lavoro, la mia recensione
su quel film che più degli altri sentivo mi appartenesse, ma mai avrei pensato
che sarebbe stata apprezzata tanto da avere un riconoscimento così prestigioso.
E così, in un giorno come tutti gli altri, in contraddizione con quello che
sostenevo; all’improvviso la notizia di essere stata qualificata tra i
vincitori. Ed è proprio in questi
momenti che raggiungi la felicità tanto difficile da raggiungere in ogni
momento della vita, così presa dai troppi pensieri che ossessionano la nostra
mente. Una piccola – grande emozione, un momento di gratificazione che va oltre
la quotidianità ed è così piacevole lasciarsi
trasportare dall’emozione…
Quell’emozione che mi ha
spinto a dedicare il premio David di Donatello alla persona che ha
ispirato in me il desiderio di tradurre in
parole quanto provato durante la visione del film “La Corrispondenza” e
il desiderio di scegliere proprio questa visione, tra le tante proposte: la mia
cara prof.di Italiano Antonucci. Concludendo:
“A volte può sembrare che una piccola cosa non cambi niente, ma sono proprio le
piccole cose che cambiano tutto”. E poi un messaggio ai miei coetanei:“A volte
accontentarsi di qualcosa che non rientra nella routine di tutti i giorni e che
molto spesso diamo per scontato fa di noi giovani un esempio di umiltà e di
attenzione verso valori che sono già nostri, ma che spesso fanno fatica ad
emergere” Un ringraziamento a chi ha creduto in me, alla Dirigente Emilia
Nocerino che ha permesso la partecipazione al progetto, alla professoressa
Silvia Tagliacozzi, funzione strumentale, per i contatti intrapresi con gli
organizzatori delle attività progettuali e a tutti quelli che mi hanno
sostenuto…
Grazie Malvina Lleshi
Nessun commento:
Posta un commento