Città di Caserta
Ufficio Stampa
Firmato il Protocollo d’intesa per la creazione
di un Centro di Cultura e di Sviluppo dell’Arte Serica al Belvedere di San
Leucio. Marino: “Oggi parte un nuovo percorso di sviluppo, con tutte le forze
istituzionali e produttive del territorio”.
“Oggi parte un
nuovo percorso di sviluppo, con un tavolo che vede coinvolte tutte le più
importanti forze istituzionali e produttive del territorio. Con questo
protocollo d’intesa rilanciamo una delle eccellenze casertane più famose nel
mondo, la seta, recuperando un’antica e straordinaria tradizione, e gettiamo le
basi per la crescita e la valorizzazione turistica di un eccezionale sito quale
il Belvedere di San Leucio”. Così si è espresso il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che stamani, presso la
Sala Giunta del Comune ha siglato il protocollo d’intesa tra l’Ente di piazza
Vanvitelli e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente
“Dicdea” dell’Università “Luigi Vanvitelli”, la Camera di Commercio, la
Confindustria e la Rete San Leucio “Textile”, che ha come obiettivo la
creazione di un Centro di Cultura e di sviluppo dell’arte serica e che avrà
sede all’interno del complesso monumentale del Belvedere di San Leucio. Alla
firma del protocollo, con il primo cittadino e gli assessori alla Cultura Daniela Borrelli e Patrimonio Alessandro Pontillo, erano presenti il
presidente di Confindustria Caserta, Gianluigi
Traettino, il presidente della Camera di Commercio, Tommaso De Simone, il presidente di Rete San Leucio Textile, Gustavo Ascione e la professoressa Annamaria Rufino in rappresentanza del Dipartimento
di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente “Dicdea” dell’Università
“Luigi Vanvitelli”, L’obiettivo
dichiarato è quello di rilanciare l’antica tradizione della produzione serica,
puntando a restaurare e recuperare gli antichi telai (opera quasi ultimata), i
torcitoi e tutte le attrezzature necessarie alla ripresa di un’attività che
costituisce uno straordinario patrimonio custodito dalla tradizione di San Leucio.
Attraverso il rilancio della strumentazione e delle tecniche, che saranno
trasferite ai più giovani mediante degli appositi ed accurati corsi di
formazione, si intende rafforzare anche la vocazione turistica dello splendido
sito del Belvedere di San Leucio, patrimonio dell’Unesco e interamente di
proprietà comunale.
L’idea,
quindi, è quella di creare un autentico polo produttivo della seta che possa far
rivivere l’ambizioso e rivoluzionario progetto della “Città Utopica di
Ferdinando IV Re di Borbone”, che fece della Fabbrica Reale un’industria al
servizio della collettività. Per fare tutto ciò, si darà vita al recupero di
alcune professionalità esperte nel settore e nella produzione serica, che
saranno in grado di trasferire il know how alle nuove generazioni mediante
corsi di formazione e attività di “affiancamento” sul campo. Un altro progetto,
poi, riguarda la realizzazione di una vera e propria “summer school”, che
riproponga San Leucio come centro di eccellenza mondiale nell’attività serica.
“Il Belvedere – ha aggiunto Marino – è la naturale sede di questo
Centro, ma è il contenitore ideale per ospitare iniziative di eccezionale
valore sotto il profilo culturale e della promozione di attività legate allo
sviluppo produttivo di eccellenza. Stiamo investendo molto su questa
straordinaria risorsa, che negli ultimi sei mesi ha fatto registrare anche un
forte incremento dei visitatori, nella misura del 30 per cento. Dobbiamo e
vogliamo fare di più, ma la strada imboccata è senz’altro quella giusta”.
"Oggi
registriamo un cambio di passo – ha aggiunto il presidente di Confindustria
Caserta, Gianluigi Traettino - con
una forte sinergia tra i principali attori istituzionali e produttivi del
territorio. Da questo momento può e deve partire la rigenerazione di uno spazio
straordinario, quale il Belvedere di San Leucio, uno dei gioielli più grandi
della nostra città”. Per il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone ”la creazione del Centro
di Cultura e di sviluppo dell’arte serica sarà un volano per la città e per
l’intera provincia. Quando il mondo della conoscenza, quello produttivo e le
istituzioni fanno sistema con il mondo accademico i risultati non possono che
essere entusiasmanti”. “Il nostro Dipartimento Dicdea – ha proseguito la
professoressa Annamaria Rufino - vuole
essere un polo di cultura e di creatività e non potevamo che sposare a pieno un
progetto così importante che nasce, tra l’altro, lì dove vide la luce la prima
scuola dell’obbligo al mondo”. Le conclusioni sono state affidate al presidente
di Rete San Leucio Textile, Gustavo
Ascione che ha sottolineato come “dopo qualche secolo i produttori di seta
sono di nuovo insieme con un marchio di tutela della qualità del prodotto e
dell’etica del lavoro. Grazie al recupero degli antichi telai a mano
riprenderemo la produzione della seta ed al progetto produttivo sarà affiancato
un progetto di formazione per il recupero degli antichi mestieri”.
Caserta, 2 febbraio 2017
L’Ufficio Stampa
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