venerdì 23 giugno 2017

LA NOTIZIA DEL GIORNO

LA NOTIZIA DEL GIORNO

Weekend da bollino rosso, “ondata di calore in 10 città”

Continua l’allarme per la mancanza di piogge e per le alte temperature. Alto rischio incendi. Le regioni che hanno chiesto al Governo lo stato d'emergenza. Coldiretti: “A rischio coltivazioni e allevamenti”. A Roma la Raggi chiede ai romani di "limitare l'uso superfluo dell'acqua”. Fine settimana infuocato in tutta la Penisola, “anche 10 gradi sopra la media”

Siccità, allarme caldo, rischio incendi, crisi idrica. La Penisola si avvia così verso un weekend da bollino rosso. Dopo la richiesta al Governo dello stato di emergenza avanzato nei giorni scorsi da Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Sardegna, ieri il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nelle Province di Parma e Piacenza, stanziando 8 milioni e 650 mila euro. Intanto nel Cuneese il Po è a un’altezza di 13 centimetri. E il ministero della Salute avverte: nella giornata di sabato 24 giugno si toccherà il picco dell'afa nella penisola.
Coldiretti: “Agricoltura e allevamenti in pericolo”
Intanto, scatta l’allarme anche per agricoltura e allevamenti. Stando alle rilevazioni di Coldiretti, il livello del Po nella zona di Piacenza è più basso di oltre un metro e mezzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una situazione che ben rappresenta la crisi idrica che sta colpendo alcune zone dell’Italia, mettendo in pericolo l'agricoltura ed il suo indotto dal quale dipendono centinaia di migliaia di posti di lavoro. Tra Parma e Piacenza si coltiva 1/4 del pomodoro da conserva Made in Italy, ma a soffrire è l'intero bacino idrografico del Po dal quale dipende il 35% della produzione agricola nazionale. Sotto assedio anche le province dove sono concentrati allevamenti di Parmigiano Reggiano e allevamenti di maiali e dove l'acqua è indispensabile per coltivare granturco e foraggio e per nutrire più di 650 mila bovini e oltre a 1,5 milioni di maiali.
La situazione in Piemonte
La crisi idrica ha colpito anche il Piemonte, dove il fiume Po è ridotto a poco più di un rivolo quando lascia le montagne per aprirsi verso la pianura Cuneese. La stazione idrometrica dell'Arpa al ponte dei Pesci Vivi di Staffarda, a 30 chilometri a valle delle sorgenti, rileva appena 13 centimetri di acqua sopra lo zero idrometrico, e ieri il livello è sceso addirittura a 8 centimetri. In pianura non si registrano particolari criticità per la campagna, ma sulle montagne la neve si sta sciogliendo rapidamente. Al Colle dell'Agnello, 2.748 metri di altitudine alle spalle del Monviso, negli ultimi giorni la temperatura non è mai scesa sotto gli 8 gradi: una situazione che potrebbe causare problemi di irrigazione a luglio e agosto per l'abbassamento delle falde acquifere.

Sardegna: rivolta degli agricoltori
La siccità è anche uno dei motivi che guidano la protesta di oltre mille agricoltori che hanno invaso con trattori e pick-up la superstrada “Carlo Felice” che collega l’intera isola, da Cagliari a Sassari. "I disagi subiti dagli agricoltori e allevatori a causa dei prodotti pagati a prezzi troppo bassi e della grave siccità non ci possono far tornare indietro dal manifestare - spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - Servono almeno 40 milioni di euro per lenire i danni che la siccità ha causato agli allevatori e cerealicoltori”.

Rossi: “Stato di emergenza anche per la Toscana”
Anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha chiesto lo stato d’emergenza. "Abbiamo meno problemi sul versante dell'approvvigionamento idrico per i consumi domestici", ha detto Rossi, e "abbiamo preoccupazioni ma siamo ben attrezzati contro gli incendi, la situazione è però drammatica per l'agricoltura”. Il governatore spiega che “il nostro istituto meteorologico ci dice che ogni 5 anni c'è una siccità a causa dei cambiamenti climatici. È evidente che con queste situazioni dobbiamo fare i conti attrezzandoci nel modo possibile e facendo poi una lotta a livello globale".
Roma, Raggi: “Limitare l’uso superfluo dell’acqua”
Anche a Roma è allarme siccità, e la sindaca Virginia Raggi ha emesso un’ordinanza, in vigore fino a settembre, per limitare l’uso “superfluo” dell’acqua: bisognerà quindi limitare l’annaffiamento di orti e giardini, il riempimento delle piscine e il lavaggio delle auto. "L'acqua è un bene prezioso che va sempre tutelato - ha dichiarato il primo cittadino - soprattutto nei momenti in cui si assiste a una riduzione delle fonti di approvvigionamento. Vogliamo evitare che i cittadini subiscano, durante il periodo estivo, possibili disagi causati dalla scarsa disponibilità di risorse idriche. E quindi con questa ordinanza intendiamo contrastare ogni possibile spreco o utilizzo superfluo dell'acqua potabile, consentendone il consumo per i soli scopi personali e domestici".

Weekend da bollino rosso. Allerta salute e previsioni
Il ministero della Salute ha lanciato l’allerta. L'ondata di caldo che sta investendo l'Italia negli ultimi giorni avrà il suo picco nel weekend. In particolare, sabato sarà la giornata più problematica in termini di afa e temperature elevate. Le temperature medie oscilleranno fra i 29 e i 35 gradi in tutta la penisola, con punte di 37-38 gradi in Pianura Padana. Dieci le città contrassegnate dal "bollino rosso" dal ministero della Salute, il livello che indica il rischio più alto per la salute. Sono Bologna, Bolzano, Brescia, Perugia e Torino per quanto riguarda sabato 24 giugno, Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara per la giornata di domenica 25. Responsabile della nuova ondata di calore è l'anticiclone africano, che dal Sahara occidentale si sta spostando progressivamente sul Mediterraneo facendo impennare le temperature in Spagna e Italia. L'umidità renderà la situazione ancora più complicata: in alcune località, infatti, le temperature percepite supereranno i 40 gradi, mentre la mancanza di piogge aggraverà l'allerta siccità in molte regioni. Nubi e rovesci sporadici, infatti, faranno capolino soltanto in tarda serata sulla Liguria e le Alpi occidentali.
Domenica instabilità al Nord
Dalla giornata di domenica, il caldo africano comincerà a fare spazio alle precipitazioni sul Nord Italia. Il clima si manterrà comunque estivo, ma una perturbazione atlantica, scontrandosi con l'ondata di calore, provocherà temporali sparsi che interesseranno soprattutto Alpi, Prealpi, alte pianure di Piemonte e Lombardia, medio-alto Veneto, Friuli Venezia Giulia. Sulla Pianura Padana non si escludono rovesci intensi, accompagnati da grandine e raffiche di vento. Le correnti oceaniche avranno il merito di attenuare la calura nelle regioni settentrionali, dando il via a una settimana, la prossima, molto instabile dal punto di vista meteorologico. Il tempo rimarrà invece perlopiù soleggiato al Centro e al Sud.

Fonte: Sky Evening News

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