LA NOTIZIA DEL GIORNO
Pd perde Genova, Lega sconfitta a Padova, bis per Pizzarotti
Il centrodestra si afferma in 16 comuni capoluogo, vittoria storica a Genova e Sesto San Giovanni. Il centrosinistra vince in 6 comuni capoluogo. Salvini esulta. Il segretario dem ammette: “Poteva andare meglio”, poi twitta grafico dei risultati dove prevale il Pd. Le critiche del M5s. Trapani non ottiene il quorum, ora si va verso il commissariamento. L'affluenza sotto al 50%.
Un risulato netto. Il centrodestra sorride e conquista gran parte delle città, mentre per il centrosinistra si delinea una forte battuta d’arresto, con la caduta anche di roccaforti "rosse" come Genova, Pistoia e Sesto San Giovanni. Questo il dato principale che emerge dopo i risultati dei ballottaggi per le comunali del 2017. 111 i comuni chiamati al voto, tra cui 22 comuni capoluogo. Ma le elezioni sono state segnate da una fortissima astensione: meno di un elettore su due si è recato alle urne. Guarda tutti i risultati su Sky Tg24
Il “ritorno” del centrodestra
Vittoria in 16 comuni capoluogo, 12 città capoluogo prese al centrosinistra, che ne governerà 6. Questi i numeri del “ritorno” del centrodestra, incentrato sull’asse FI-Lega Nord-Fdi. A Genova, secondo molti la sconfitta più bruciante per il centrosinistra, ha vinto Marco Bucci contro Gianni Crivello. A Verona ha vinto Federico Sboarina contro Patrizia Bisinella. A Catanzaro ha vinto Sergio Abramo. Al centrodestra anche L'Aquila, La Spezia, Piacenza, Oristano, Como, Lodi, Monza, Alessandria e Gorizia. Vittoria sul filo di lana anche a Rieti, dove Antonio Cicchetti è diventato sindaco con il 50,2% e uno scarto di 32 voti sul sindaco uscente Simone Petrangeli. Pistoia va invece ad Alessandro Tomasi di Fratelli d'Italia: per la prima volta dal dopoguerra la città non sarà amministrata da un sindaco di sinistra o centrosinistra.
Genova, Bucci: “Sarò il sindaco di tutti”
Una vittoria storica, tra i risultati simbolo di questa tornata elettorale. Nel capoluogo ligure, “rosso” da 50 anni, vince Marco Bucci, che arriva a palazzo Tursi forte di una alleanza che vede riunito tutto il centrodestra da Forza Italia alla Lega, da Fdi ai fittiani e alla versione ligure di Alternativa popolare. Un modello che è già stato sperimentato con successo per la Regione, strappata al centrosinistra nel 2015. “Sarò il sindaco di tutti i genovesi, tutti avranno il diritto di parlare con noi e noi prenderemo le decisioni sulla base dei loro input”. Queste le sue prime parole da primo cittadino.Bucci ha ottenuto il 55,2% dei voti, mente Crivello si è fermato al 44,8%.
Il centrosinistra vince a Lecce con Carlo Maria Salvemini, a Padova con Sergio Giordani, a Lucca con Alessandro Tambellini e a Taranto con Rinaldo Melucci. Ma a pesare c’è anche la perdita delle roccaforti “rosse”. Non solo Genova (cambio di colore politico dopo 25 anni) e Pistoia. Sesto San Giovanni, chiamata la “Stalingrado d’Italia”, ha visto la vittoria del centrodestra: Roberto Di Stefano (sostenuto dalla lista Sesto nel Cuore, da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia) ha vinto con il 58,6% la sfida con la candidata del centrosinistra e sindaca uscente Monica Luigia Chittò, che si è fermata al 41,4%. È la prima volta dal dopoguerra che la città sarà amministrata da un sindaco del centrodestra. Mentre il Movimento 5 stelle si aggiudica 8 dei 10 comuni in cui sono andati al secondo turno, ma perde nell’unico capoluogo in cui era al ballottaggio (Asti). L’unica città di dimensioni rilevanti in cui trionfa è Carrara, dove vince De Pasquale dopo 70 anni di governo "rosso". Intanto, a Parma è stato confermato il risultato del primo turno. La città emiliana ha scelto come sindaco il primo cittadino uscente Federico Pizzarotti. L’ex M5s, con la lista civica “Effetto Parma”, ha raccolto il 34,78% dei consensi; Paolo Scarpa, sostenuto dal Partito democratico e da due liste civiche, ha preso il 32,73% dei voti.
Il commento di Renzi: “67 sindaci centrosinistra, 59 centrodestra”
“Poteva andar meglio", ha scritto in tarda notte il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi su Facebook confermando tuttavia come a suo parere le elezioni amministrative siano "un'altra cosa rispetto alle politiche". Su Twitter - parlando di “risultati a macchia di leopardo” - ha poi rilanciato il commento ai ballottaggi pubblicato questa notte su Facebook e ha postato un grafico realizzato con dati di Youtrend, sui sindaci eletti nei Comuni sopra i 15mila abitanti. Il centrosinistra ha la fetta più grande della torta, a quota 67, il centrodestra è a 59, seguono le liste civiche a 20, il M5s a 8, il centro a 2 e la sinistra a 2. Intanto, da Mdp arrivano, in vista della kermesse di Giuliano Pisapia, i primi attacchi: "la destra è forte, o si cambia o si muore", ha dichiarato Arturo Scotto.
Salvini esulta. M5S: “Movimento continua a crescere”
Il leader della Lega Matteo Salvini, entusiasta del risultato, ha commentato: “Non vedo l'ora di esportare il modello di queste amministrative a livello nazionale". "Abbiamo fatto 30 - ha detto -, facciamo 31. Se dopo decenni ci chiedono di governare Genova, Pistoia o Sesto San Giovanni, vuol dire che possiamo governare anche il Paese". Il Movimento 5 Stelle, invece, attacca i dem: “Il Pd esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani,la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima". "Ogni maledetta elezione il M5S continua a crescere". Questo il titolo di un post di Beppe Grillo tutto dedicato ai ballottaggi. Il riferimento nell’incipit è tratto dal celebre film con Al Pacino “Ogni maledetta domenica". "Da qui al governo è questione di pochi metri, non lo dico per arroganza, ma per senso di responsabilità. Dobbiamo avere ben chiaro che su questa squadra poggiano le speranze di milioni di persone", sottolinea il leader M5S.
Il centrodestra esulta per il risultato. E il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi chiede ora una coalizione con un profilo liberale-moderato: "Da questi risultati il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centro-destra vincente in tutt'Europa e oggi anche in Italia". L'ex Cav ha poi dichiarato: “Gli italiani ci chiedono di essere uniti e di cambiare il Paese e ci hanno dato il mandato di cambiare il futuro delle nostre città. È una responsabilità forte nei loro confronti che avverto pienamente e della quale sono pronto a farmi carico, con Forza Italia e tutta la coalizione".
A Trapani arriva il commissario
Ballottaggio flop a Trapani. La bassa affluenza alle urne, che si è attestata al 26,75%, 'sconfigge' l'unico candidato in corsa per fare il sindaco, Piero Savona (Pd). Gli elettori hanno disertato le urne e la città non ha né sindaco né consiglio comunale: decadono infatti anche i consiglieri eletti al primo turno in quanto non è possibile ripartire i seggi. Il comune sarà commissariato.
Il temuto crollo dell'affluenza c'è stato: meno di un elettore su due si è recato alle urne. Il dato definitivo parla infatti di un'affluenza al 46%. A Catanzaro ha votato il 47,05% contro il 72,44% del primo turno; bassissima l'affluenza a Taranto. Tra i capoluoghi di provincia solo Lecce, Padova e L'Aquila hanno superato la soglia del 50% di affluenza.
Fonte: Sky Evening News
Vittoria in 16 comuni capoluogo, 12 città capoluogo prese al centrosinistra, che ne governerà 6. Questi i numeri del “ritorno” del centrodestra, incentrato sull’asse FI-Lega Nord-Fdi. A Genova, secondo molti la sconfitta più bruciante per il centrosinistra, ha vinto Marco Bucci contro Gianni Crivello. A Verona ha vinto Federico Sboarina contro Patrizia Bisinella. A Catanzaro ha vinto Sergio Abramo. Al centrodestra anche L'Aquila, La Spezia, Piacenza, Oristano, Como, Lodi, Monza, Alessandria e Gorizia. Vittoria sul filo di lana anche a Rieti, dove Antonio Cicchetti è diventato sindaco con il 50,2% e uno scarto di 32 voti sul sindaco uscente Simone Petrangeli. Pistoia va invece ad Alessandro Tomasi di Fratelli d'Italia: per la prima volta dal dopoguerra la città non sarà amministrata da un sindaco di sinistra o centrosinistra.
Genova, Bucci: “Sarò il sindaco di tutti”
Una vittoria storica, tra i risultati simbolo di questa tornata elettorale. Nel capoluogo ligure, “rosso” da 50 anni, vince Marco Bucci, che arriva a palazzo Tursi forte di una alleanza che vede riunito tutto il centrodestra da Forza Italia alla Lega, da Fdi ai fittiani e alla versione ligure di Alternativa popolare. Un modello che è già stato sperimentato con successo per la Regione, strappata al centrosinistra nel 2015. “Sarò il sindaco di tutti i genovesi, tutti avranno il diritto di parlare con noi e noi prenderemo le decisioni sulla base dei loro input”. Queste le sue prime parole da primo cittadino.Bucci ha ottenuto il 55,2% dei voti, mente Crivello si è fermato al 44,8%.
Marco Bucci
Espugnate roccaforti “rosse”. Confermato Pizzarotti. M5S vince a CarraraIl centrosinistra vince a Lecce con Carlo Maria Salvemini, a Padova con Sergio Giordani, a Lucca con Alessandro Tambellini e a Taranto con Rinaldo Melucci. Ma a pesare c’è anche la perdita delle roccaforti “rosse”. Non solo Genova (cambio di colore politico dopo 25 anni) e Pistoia. Sesto San Giovanni, chiamata la “Stalingrado d’Italia”, ha visto la vittoria del centrodestra: Roberto Di Stefano (sostenuto dalla lista Sesto nel Cuore, da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia) ha vinto con il 58,6% la sfida con la candidata del centrosinistra e sindaca uscente Monica Luigia Chittò, che si è fermata al 41,4%. È la prima volta dal dopoguerra che la città sarà amministrata da un sindaco del centrodestra. Mentre il Movimento 5 stelle si aggiudica 8 dei 10 comuni in cui sono andati al secondo turno, ma perde nell’unico capoluogo in cui era al ballottaggio (Asti). L’unica città di dimensioni rilevanti in cui trionfa è Carrara, dove vince De Pasquale dopo 70 anni di governo "rosso". Intanto, a Parma è stato confermato il risultato del primo turno. La città emiliana ha scelto come sindaco il primo cittadino uscente Federico Pizzarotti. L’ex M5s, con la lista civica “Effetto Parma”, ha raccolto il 34,78% dei consensi; Paolo Scarpa, sostenuto dal Partito democratico e da due liste civiche, ha preso il 32,73% dei voti.
“Poteva andar meglio", ha scritto in tarda notte il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi su Facebook confermando tuttavia come a suo parere le elezioni amministrative siano "un'altra cosa rispetto alle politiche". Su Twitter - parlando di “risultati a macchia di leopardo” - ha poi rilanciato il commento ai ballottaggi pubblicato questa notte su Facebook e ha postato un grafico realizzato con dati di Youtrend, sui sindaci eletti nei Comuni sopra i 15mila abitanti. Il centrosinistra ha la fetta più grande della torta, a quota 67, il centrodestra è a 59, seguono le liste civiche a 20, il M5s a 8, il centro a 2 e la sinistra a 2. Intanto, da Mdp arrivano, in vista della kermesse di Giuliano Pisapia, i primi attacchi: "la destra è forte, o si cambia o si muore", ha dichiarato Arturo Scotto.
Il leader della Lega Matteo Salvini, entusiasta del risultato, ha commentato: “Non vedo l'ora di esportare il modello di queste amministrative a livello nazionale". "Abbiamo fatto 30 - ha detto -, facciamo 31. Se dopo decenni ci chiedono di governare Genova, Pistoia o Sesto San Giovanni, vuol dire che possiamo governare anche il Paese". Il Movimento 5 Stelle, invece, attacca i dem: “Il Pd esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani,la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima". "Ogni maledetta elezione il M5S continua a crescere". Questo il titolo di un post di Beppe Grillo tutto dedicato ai ballottaggi. Il riferimento nell’incipit è tratto dal celebre film con Al Pacino “Ogni maledetta domenica". "Da qui al governo è questione di pochi metri, non lo dico per arroganza, ma per senso di responsabilità. Dobbiamo avere ben chiaro che su questa squadra poggiano le speranze di milioni di persone", sottolinea il leader M5S.
Ballottaggi, Salvini: Gentiloni dovrebbe dare dimissioni
Berlusconi: “Pronto a responsabilità”Il centrodestra esulta per il risultato. E il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi chiede ora una coalizione con un profilo liberale-moderato: "Da questi risultati il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centro-destra vincente in tutt'Europa e oggi anche in Italia". L'ex Cav ha poi dichiarato: “Gli italiani ci chiedono di essere uniti e di cambiare il Paese e ci hanno dato il mandato di cambiare il futuro delle nostre città. È una responsabilità forte nei loro confronti che avverto pienamente e della quale sono pronto a farmi carico, con Forza Italia e tutta la coalizione".
Ballottaggio flop a Trapani. La bassa affluenza alle urne, che si è attestata al 26,75%, 'sconfigge' l'unico candidato in corsa per fare il sindaco, Piero Savona (Pd). Gli elettori hanno disertato le urne e la città non ha né sindaco né consiglio comunale: decadono infatti anche i consiglieri eletti al primo turno in quanto non è possibile ripartire i seggi. Il comune sarà commissariato.
Un'immagine della sede del comitato elettorale di Piero Savona (Pd) a Trapani
Crollo dell'affluenzaIl temuto crollo dell'affluenza c'è stato: meno di un elettore su due si è recato alle urne. Il dato definitivo parla infatti di un'affluenza al 46%. A Catanzaro ha votato il 47,05% contro il 72,44% del primo turno; bassissima l'affluenza a Taranto. Tra i capoluoghi di provincia solo Lecce, Padova e L'Aquila hanno superato la soglia del 50% di affluenza.
Fonte: Sky Evening News
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