lunedì 30 ottobre 2017

“Ecosistema Urbano” di Legambiente: Caserta recupera sei posizioni. Marino: “Ancora tanto lavoro da fare, ma ci sono i primi segnali incoraggianti”.

Città di Caserta
IL SINDACO


“Ecosistema Urbano” di Legambiente: Caserta recupera sei posizioni. Marino: “Ancora tanto lavoro da fare, ma ci sono i primi segnali incoraggianti”.

“C’è ancora tanto lavoro da fare, ma si intravedono i primi segnali incoraggianti di ripresa. Dobbiamo continuare su questa strada e presto risaliremo la classifica in maniera veloce”. Questo il commento del sindaco di Caserta, Carlo Marino, dopo la pubblicazione del rapporto di Legambiente “Ecosistema Urbano 2017”, che vede la città Capoluogo guadagnare sei posizioni rispetto allo scorso anno (dal 101° posto si passa al 95°). L’indagine riguarda tutti i capoluoghi di provincia italiani e si basa su 16 parametri divisi nelle macroaree Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente urbano.
“Da quando ci siamo insediati, ovvero nel giugno 2016 – ha aggiunto Marino – abbiamo centrato alcuni importanti obiettivi sotto il profilo della sostenibilità ambientale. In primo luogo la raccolta differenziata è salita di dieci punti percentuali, superando abbondantemente il 50%. Inoltre, abbiamo ampliato la Zona a traffico limitato, estendendola a via Gasparri, e a gennaio saranno coinvolte anche Corso Giannone e altre arterie limitrofe del centro storico. Questi provvedimenti ci consentiranno di migliorare anche sotto il profilo della qualità dell’aria, un punto dolente assieme alla presenza esigua delle piste ciclabili. A tal proposito, abbiamo presentato un progetto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e presto avremo un sensibile miglioramento anche sotto questo profilo. Purtroppo, non risultano ricevuti i nostri dati relativi alle categorie ‘Verde Urbano’, ‘Consumo Acqua’ e ‘Dispersione Rete’, che ci avrebbero consentito di guadagnare molte posizioni in classifica. Basti pensare, relativamente al verde, che in città esistono oltre 5mila alberi, senza conteggiare il Parco della Reggia e i Giardini della Flora”.


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