Presentazione del libro “E adesso la palla
passa a me” di Antonio Mattone
Partecipano il vescovo e il sindaco di
Pozzuoli
mercoledì 18 ottobre, ore 18 - Palazzo
Migliaresi - Rione Terra
Passione civile e umana solidarietà sono stati i due motori che hanno
spinto Antonio Mattone a riflettere su malavita, solitudine e riscatto nel
carcere. Ne è nato un libro: “E adesso la palla passa a me”, che verrà
presentato mercoledì 18 ottobre (ore 18), nel Palazzo Migliaresi – Rione Terra
a Pozzuoli.
Con l’autore, saranno presenti il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia,
e il vescovo, monsignor Gennaro
Pascarella. Interverranno Gianluca Guida, direttore dell’Istituto penale
minorile di Nisida, Luigi
Nicolais, professore emerito alla Federico II, don Fernando Carannante, vicario episcopale della carità e direttore della pastorale carceraria
diocesana, Maria Teresa Moccia
di Fraia, assessore comunale alla cultura. Letture del testo Raffaele
Esposito e Maria Castronuovo. Modera
Salvatore Manna, direttore di Segni dei Tempi.
In conclusione dell’incontro, sarà possibile effettuare la visita al
Percorso Archeologico del Rione Terra.
***
Antonio Mattone è nato e vive a Napoli. Fin da giovane è impegnato nella Comunità di
Sant’Egidio dove ha incontrato i bambini e gli anziani dei quartieri di
Scampia, della Sanità e del Centro Storico. Dal 2006, visita ogni settimana i
detenuti del carcere di Poggioreale, oggi intitolato a Giuseppe Salvia, e di
altri penitenziari italiani. Ha partecipato come esperto agli Stati Generali
dell’Esecuzione Penale. Editorialista de «Il Mattino» sui temi sociali e del
carcere, è direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della
diocesi di Napoli.
"E adesso la palla passa a me" è la frase scritta da
un detenuto in una lettera inviata all’autore. “Quando uscirò dal carcere la
palla passa a me, come mi hai detto tante volte tu”. Antonio Mattone, nel libro
racconta 10 anni di esperienza vissuti come volontario all’interno del carcere,
attraverso gli editoriali pubblicati su Il Mattino. Gli articoli trattano dei
problemi e delle vicende di cui tanto si è parlato in questi anni.
Sovraffollamento, sicurezza della società, violenza, salute, Opg, diritti
negati, volontariato. Un viaggio dove alla fine un dato sembra inconfutabile:
umanizzare il carcere farà bene a chi è detenuto come a chi non lo è.
Pozzuoli, 16 ottobre 2017
Nessun commento:
Posta un commento