Anche
il Coordinamento delle Associazioni Casertane, di cui è presidente Marcello Natale, in un documento
inviato lo scorso 10 ottobre, al Sindaco di Caserta Carlo Marino ed al Prefetto Raffaele
Ruberto, aveva chiesto di affrontare con urgenza la questione della
chiusura dell’area adibita a parcheggio del nosocomio cittadino che sta creando
notevoli disagi non solo agli utenti, ma anche ai residenti di via La Pira che
lamentano, tra l’altro, un aumento di furti di auto nella zona.
Il
Coordinamento plaude alla delibera della Giunta Comunale, guidata da Carlo
Marino, con la quale si procede ad una variante al Prg (Piano regolatore
generale), sollecitata dallo stesso Coasca nel corso dell’assemblea di ottobre,
che prevede la realizzazione di alcune strutture di pubblica utilità nelle
vicinanze dell’ospedale. In particolare, lungo via La Pira, ovvero in una
porzione di terreno adiacente al nosocomio cittadino, saranno realizzate
un’area di circa 15300 mq da destinare a parcheggio pubblico e verde attrezzato
e un’altra di 18500 mq che vedrà la nascita di edifici di tipo ospedaliero e
sanitario. Ora bisognerà attendere la deliberazione del Consiglio Comunale.
Il
Coasca aveva considerato incredibile la decisione di privare una struttura come
l'Azienda Ospedaliera di Caserta di rilievo nazionale, che serve l'intera
provincia per i più sofisticati servizi specialistici, di un parcheggio
dedicato e di adattarsi ad una sosta selvaggia nelle vie adiacenti come
soluzione definitiva.
Da
qui il documento ufficiale che porta la firma, tra gli altri, dall’architetto Rosa
Carafa di Caserta Città Nostra e Cesare Trematore di Cittadinanza Attiva, in
cui si legge: «Il Comune di Caserta lo
scorso 21 aprile ha comunicato alla “Cooperativa 2000” il mancato rinnovo della
concessione, pertanto il parcheggio dell’Ospedale doveva cessare l'attività
alla scadenza del 29 agosto 2017. Tale frettolosa chiusura, non surrogata da
soluzioni alternative e da uno studio preliminare per migliorare lo stato dei
luoghi, ha creato enorme disagio nei fruitori, specialmente nelle persone
anziane improvvisamente private di un agevole accesso alla struttura, nonchè il
malcontento del personale. Era di
dominio pubblico che la concessione sarebbe arrivata al suo termine naturale – prosegue
il documento - quindi ci sarebbe stato
tutto il tempo per cercare valide soluzioni e si sarebbe anche potuto far subentrare altro soggetto in
modo tempestivo senza soluzione di continuità. Dopo i primi giorni di
confusione e caos, il Sindaco ha reso noto di aver affidato, ancora alla
Publiservizi, la realizzazione di strisce blu anche lungo via la Pira, asse di
scorrimento di supporto alla struttura ospedaliera per lo svincolo della
tangenziale, che oggi risulta molto congestionato per le notevoli immissioni su
una carreggiata ridotta».
Il
Coordinamento delle Associazioni Casertane ha voluto evidenziare come l'area su
cui insiste il parcheggio sia in buona parte area F7 con una piccola porzione
F6, come si vede nell’immagine allegata. La F7 è un’area classificata come
asservita all'ospedale ed F6 è un’area di pubblica utilità.
Si
legge ancora nel documento: «L'apertura
di via la Pira, prevista già nel PRG 1983-87, serviva proprio per collegare lo
svincolo della variante all'area ospedaliera che gravava su via Tescione;
purtroppo il tracciato della strada è stato in parte modificato rispetto al
disegno originario, non proseguendo nell'attuazione del piano che indicava un
grande spazio adiacente al manufatto ospedaliero a servizio dell'ospedale (F7)
con adiacenti spazi per attrezzature di interesse comune (F6), dove si
individuava un nuovo accesso all'ospedale e una zona F3 con verde pubblico
attrezzato tra via de Falco fino al bivio di via Cappuccini».
Il
Coasca, sensibile alle numerose richieste
dei cittadini, ha da subito criticato la metodologia adottata, che
indubbiamente danneggia i più deboli, e ha ritenuto, inoltre, che il diniego
dovesse essere conseguenza di una proposta migliorativa estesa a tutta l'area
in cui è inserita una struttura a livello comprensoriale e provinciale.
Pertanto,
lo scorso 10 ottobre, ha chiesto ufficialmente di procedere a definire con un progetto
gli spazi di supporto ospedaliero e quelle pubbliche operazioni propedeutiche
all’utilizzazione di tutte le aree indicate nel PRG. Oppure, nelle more, ha
chiesto che si procedessa al ripristino dell'uso del parcheggio mediante una
gara veloce, in attesa delle risultanze del TAR del 17/10 per conoscere la
sentenza e ritornare sull'argomento.
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