martedì 5 maggio 2015

Cinque nuovi sacerdoti per la Chiesa di Aversa



Sabato 9 maggio, Ordinazione Presbiterale in Cattedrale con il Vescovo Spinillo. Mons. Rega: “Sintomo di vitalità di animazione pastorale”

L’ordinazione presbiterale è per la diocesi di Aversa un momento di grande gioia che, come ogni anno, si rinnoverà anche sabato prossimo 9 maggio 2015, Vigilia della VI Domenica di Pasqua.
Nella Chiesa Cattedrale di Aversa infatti, alle ore 18:00, il vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, “con cuore grato a Cristo Sommo ed Eterno Sacerdote”, ordinerà presbiteri cinque diaconi: Alessandro Arnone di Gricignano di Aversa; Antonio De Rosa e Roberto Giordano di Frattamaggiore; Vincenzo Garofalo di Casapesenna; Luigi Maisto di Giugliano in Campania.
“Avere ogni anno delle ordinazioni in diocesi ci riempie il cuore di felicità”, dichiara Mons. Stefano Rega, Rettore del Seminario Vescovile di Aversa e Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale delle Vocazioni. “Soprattutto, è il sintomo di una vitalità di animazione vocazionale e il frutto di una serie di fattori: dalle preghiere di tante persone all’impegno della pastorale vocazionale, dal sostegno dei parroci e delle famiglie al supporto del Serra Club”.
Gli ordinandi hanno iniziato il loro cammino al Seminario Vescovi, dove sono stati accolti e accompagnati nel loro processo di crescita vocazionale, poi hanno proseguito la loro formazione al Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo. Per i cinque futuri presbiteri il percorso di studi sta ancora continuando: attualmente don Vincenzo e don Roberto sono impegnati a Roma con i loro studi in Dogmatica e Psicologia, mentre don Antonio, don Alessandro e don Luigi si concentrano a Napoli sulla Teologia Pastorale.
“È un nuovo inizio, ma al tempo stesso è bello concludere un percorso lungo e importante insieme alle persone con le quali lo si è intrapreso”, dice don Roberto. “Nel mio caso, l’emozione è amplificata dalla responsabilità di andare a coprire il vuoto pastorale della mia comunità di origine che, da più di sessant’anni, non esprime una presenza sacerdotale”, spiega don Alessandro.
“L’emozione è grande – confessa don Vincenzo –  ed è una sensazione ancora più grande sapere che il nostro non è un cammino personale, ma ecclesiale. In questo evento si celebra il dono del sacerdozio: un dono che Gesù Cristo fa non ad una singola persona, ma a tutta la Chiesa dandole nuovi pastori”.

Fonte: comunicato stampa

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