Il 25 Aprile di ogni anno, mentre l’Italia festeggia la Liberazione, Casola, una ridente frazione a due passi da Casertavecchia, l'antica Caserta, ricorda il suo patrono l’Evangelista S. Marco, al quale e' dedicata la chiesa parrocchiale.
Un avvenimento che affonda le sue origini nella notte dei tempi e che coinvolge l'intera popolazione. Anche coloro che sono andati lontano per trovare un lavoro tornano per fare festa con tutta la comunità'. Tutti siamo invitati attraverso la devozione a S. Marco a riscoprire la Parola di Dio quale strumento di comunione e di fraternità '.
Casola
È uno dei casali che nel medioevo
facevano da corona a Casertavecchia: l'antica Caserta, centro della contea, sull'altipiano
dei Tifatini. L'origine del suo toponimo è da ricercare nel latino
"Casula": piccola casa, capanna. In molti documenti si trova la
versione "Casule". La sua chiesa parrocchiale è già indicata nella
bolla dell'arcivescovo di Capua Senne del 1113. Sicuramente però il casale si
era già formato prima del mille, anche come valvola di sfogo a Casertavecchia.
Nella frazione la tradizione ricorda la presenza, nella piazza principale, di
un antico palazzo stallaggio della Corona borbonica e in via Ferdinando Rossi
della casa di campagna del medico di corte della Reggia. All'ingresso della
frazione, poi, a ricevere i visitatori, un monumento ai caduti delle ultime
guerre.
La Sagra della
Polenta
Tutti coloro che si troveranno a passare per
Casola intorno al 25 Aprile, hanno un appuntamento a cui non potranno
rinunciare: la Sagra della Polenta. È la specialità del paese, perché ha sempre
accompagnato i momenti importanti delle famiglie del casale. Preparata da
esperte massaie -fredda o appena uscita dal forno o dal tegame - seguendo
un'antica ricetta tramandata di madre in figlia, è la leccornia
"energetica" e "leggera" per antonomasia.
Auguro a tutta la comunità . ed a coloro che verranno
a Casola in questi giorni di avere una ricca esperienza spirituale.
Il Parroco
Sac. Valentìno
Picazio
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