Un nuovo modo di concepire e affrontare la questione
culturale nel capoluogo. Una vera e propria novità rispetto a quanto praticato
e visto finora. Lo annuncia il candidato Sindaco di Speranza per Caserta,
Francesco Apperti nel corso della conferenza stampa che si è svolta questo
pomeriggio alle 15. Il punto di partenza è l'articolo 9 della Costituzione che
difende la cultura e lo sviluppo di una cultura dal basso. "Dobbiamo
innanzitutto puntare su tutte quelle eccellenze associative territoriali che in
modo esemplare hanno saputo offrire spunti e argomenti di dibattito al
capoluogo nonostante il totale disinteresse delle amministrazioni comunali. Non
crediamo agli spot propagandistici a cui abbiamo assistito in questi giorni
perchè crediamo nella cultura non come vetrina ma come processo partecipato che
accolga tutti gli spunti e tutte le iniziative in un grande raccordo che
consenta a Caserta di puntare al rilancio deciso delle grandi manifestazioni
culturali, negli ultimi tempi ridotte a serbatoio occupazionale di clientele
politiche, e al recupero delle tante attività svolte quotidianamente sul nostro
territorio". Spazio al volontariato e all'associazionismo senza perdere di
vista la qualità e la professionalità degli interventi da realizzare. "Non
commettiamo l'errore di scambiare l'associazionismo con il volontariato, faremo
tutto seguendo un criterio che ci consentirà di massimizzare gli sforzi di
tutte le competenze" ha dichiarato Serena D'Onofrio, una delle animatrici
dell'associazione "La ragione del restauro" e candidata nella lista
di Speranza per Caserta. "La cultura deve essere una emozione condivisa
dal basso per consentirsi di far evolvere il concetto di cultura in città. Non
vogliamo replicare modelli imposti dall'alto che, come visto nel recente
passato, sono serviti solo a sprecare risorse pubbliche ma integrare il mondo
della cultura in maniera orizzontale" sostiene ancora Maurizio Longo.
"L'amministrazione deve facilitare e diffondere l'accesso alla Cultura
riducendo le tariffe per le categorie svantaggiate, aprendo gli spazi alle
attività e rianimare quei meccanismi che sono stati oggetto di una vera e
propria attività predatoria" ha dichiarato Sergio Desiato. "Bisogna
affrontare in maniera decisa le grandi questioni in attesa di risoluzione, a
partire dal recupero delle grandi manifestazioni come il Settembre al Borgo,
affinché torni ad essere occasione di sviluppo e confronto di livello nazionale
e internazionale, e fare qualcosa di concreto e di immediato per evitare che
vadano dispersi i patrimoni dell'Archivio di Stato e della Società di Storia
Patria" sostiene Roberto Della Rocca. Ufficializzata la nascita del
comitato Altracultura Caserta che recepirà, in parte, le istanze dI Emergenza
Cultura che a livello nazionale sta conducendo una forte battaglia proprio su
questi temi. "Tentiamo di dare una risposta a chi oggi sta parlando a
sproposito sul tema della cultura ignorando le tante realtà locali scollegate
ai partiti e tentiamo di creare una realtà solida che vadà al di là del periodo
elettorale e che sappia coniugare questo nuovo spirito di collaborazione
pubblico-privato anche negli anni a venire" ha dichiarato Domenico
Nespolino, attivista e promotore dell'iniziativa. "Nelle prossime
settimane programmeremo una assemblea per raggiungere tutte le realtà cittadine
e provinciali - sostiene Francesco Egido, nominato portavoce ad interim del
sodalizio - per fondere quelle che sono state le numerose attività e tentativi
pregressi che, finora, hanno cozzato con amministrazioni praticamente
insensibili a questo tema".
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