MADDALONI (Caserta) – Si riporta di seguito la nota del prof. Antonio Tedesco (Ideatore e Curatore del progetto le Olimpiadi dei giochi popolari al Convitto) di presentazione dell’iniziativa:
Olimpiadi dei giochi popolari al Convitto
Quest’anno, al Convitto, per far conoscere il territorio locale, è stata lanciata l’idea tutta nuova di un progetto che vuole indagare un aspetto della società del passato più ludico creativa, ovvero l’aspetto dei giochi popolari. In realtà i progetti presentati sono stati tre i quali vanno nella stessa direzione e nell’ordine sono: (Olimpiadi dei giochi popolari - Sport e Cultura Popolare), (Arte grafica e pittorica dei giochi popolari), (Comunicazione WEB dei giochi popolari). Nel loro insieme, anche se con aspetti ed obiettivi diversi, essi tendono a valorizzare quello che un tempo era il gioco e soprattutto lo svago dei bambini, degli adolescenti e anche dei grandi come momento di socializzazione. Questi progetti sono intesi come strumenti di recupero della memoria storica e soprattutto della creatività delle persone di un tempo, che riuscivano a creare, con i pochi mezzi a disposizione che avevano, idee e strumenti di socializzazione. I giochi del passato rappresentavano l’arte di coinvolgimento più autentica della società, infatti nel gioco del bambino era coinvolta l’intera famiglia, perché erano soprattutto i grandi a trasferire l’esperienza del gioco ai più giovani e soprattutto considerate anche le precarie condizioni economiche, i giochi rappresentavano una specie di fabbrica del fai da te, e proprio in questo passaggio i bambini diventavano soggetti attivi e quindi protagonisti del gioco stesso e non passivi come invece molto spesso avviene con i giochi moderni. Essi si svolgevano all’aria aperta, nei cortili e soprattutto nelle strade, che ovviamente non erano così trafficate come oggi. Tali giochi poi, avevano una rilevanza molto più significativa durante le sagre paesane o feste comuni. Erano giochi semplici, che rispecchiavano fedelmente la vita di allora. In genere erano basati sulla destrezza, sulla creatività e soprattutto sulla forza fisica. Il riferimento ai giochi non riguarda solo un fatto territoriale o localistico, ma è chiaro che essi venivano svolti ovunque magari con forme, nomi e talvolta regole diverse, ma ovviamente con gli stessi contenuti. Un altro aspetto importante è che questi progetti sono legati al territorio di appartenenza e nel caso specifico ai diversi rioni della città di Maddaloni, offrendo così ad esso una valenza storico – artistica di livello locale. I giochi del passato ne sono tantissimi, noi abbiamo voluto trattarne solo alcuni come: il tiro alla fune, la corsa del cerchio, la corsa con l’uovo, braccio di ferro, padrone e sotto, la caccia al tesoro, la campana, il gioco della palla corda, il gioco del fazzoletto, la corsa nei sacchi, palla avvelenata, la corsa con le botti, il gioco dei birilli, azzeccamuro, il gioco delle bocce, gli scacchi viventi e la partita di calcio. Come progetto e tematica può apparire semplice, ma in realtà l’obiettivo è quello di coinvolgere gli studenti e renderli protagonisti ed artefici del gioco così come un tempo. In parallelo si sta lavorando su un aspetto anche visivo del progetto stesso, infatti sono coinvolti diversi alunni i quali sotto l’egida del prof. Wladimiro Cardone ed attraverso lo studio, si stanno riportando in grafica, per poi offrirli ad una stampa di essi. Inoltre, nel mondo della comunicazione di massa e dell’informatica, uno dei progetti verte sulla divulgazione e diffusione nel mondo del WEB, un aspetto curato da altri alunni sotto la guida del prof. Antonio Pagliaro. È un progetto molto ambizioso dove tutto il corpo educatore si sta cimentando in un grande lavoro di squadra e dove già da diversi mesi si sta lavorando. La manifestazione intitolata “Le Olimpiadi dei Giochi popolari al Convitto” – Prima edizione si terrà il giorno 25 maggio 2016.
Dott. Antonio Tedesco – Ideatore e Curatore del progetto
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