“Gent.mo Ministro
Poletti
La presente per
chiederLe un riscontro relativo alla grave situazione in cui ormai versano da
troppo tempo i lavoratori del bacino di crisi di Caserta.
Sono ex
lavoratori provenienti da realtà aziendali diverse, aziende leader nei propri
settori componenti il comparto industriale casertano.
Società come la
Ixfin (ex Olivetti), Formenti Seleco, Siltal (ex LG Elettrodomestici),Finmek
(ex ITALTEL), Itel, Morteo, DM Elektron, Costelmar,ecc… fallite e confluite
tutte nel BACINO DI CRISI DI CASERTA”.
Si apre così la
lettera che, l’altro ieri, l’On. Camilla Sgambato (PD) ha inviato al Ministro
del Lavoro Poletti per sollecitare una soluzione alla difficile condizione
sociale che vivono da anni gli operai di tante aziende ed industrie un tempo
operanti in Terra di Lavoro, prima di essere dismesse, che subiscono da tempo
anche sperequazioni determinate dalla normativa statale e regionale varata nel
frattempo.
“Questi ex
dipendenti sono rimasti per anni legati a progetti di ricollocazione mai
decollati (es: accordo di programma stilato in un consiglio dei ministri
straordinario fatto a Caserta nel 2008, trasformato poi nel 2011 nei P.A.C.),
progetti che sono serviti a giustificare anche la percezione di ammortizzatori
sociali, comunque necessari e importanti, in attesa di rioccupazione.
Il sostegno è
divenuto negli anni di vitale importanza per le famiglie, in quanto molto
spesso rappresentava e rappresenta l’unico reddito.
Purtroppo, le
ultime leggi in termini di ammortizzatori sociali, vedi la Legge Poletti del
2014 (Decreto n. 83473 del 01/08/2014) con le circolari interpretative
successivamente emanate (Circolare MLPS N° 19 del 11/09/2014 e Nota del MLPS
del 24/11/2014 prot.40/0005425) hanno ristretto la platea dei beneficiari, ma
soprattutto hanno creato molte discriminazioni.
In particolare,
questi decreti prevedono che coloro che hanno usufruito di mobilità in deroga
anche per 1 solo giorno nell’anno 2014, ottengono mobilità in deroga anche nel
2015 e nel 2016 (fino a giugno 2016). A
tutti quei lavoratori, invece, che hanno terminato la mobilità ordinaria nel
2015 e 2016, non viene riconosciuto più alcun tipo di ammortizzatore sociale.
Questo ha
consentito alle regioni di operare in modo palesemente discriminatorio nella
formulazione delle linee guida sugli ammortizzatori sociali, nei confronti di
lavoratori non solo appartenenti allo stesso bacino, quindi legati dallo stesso
progetto, ma anche della stessa azienda. Ebbene ci sono stati lavoratori di
serie A e quelli di serie B”, fa notare nella sua missiva la parlamentare
casertana.
“La regione
Campania dopo numerosi incontri si era fatta carico di dare un sostegno
economico a tutti i lavoratori del bacino dietro partecipazione a corsi di
formazione che dovevano partire.
La regione
Campania con decreto dirigenziale n°236/2016 pubblicato sul Burc n°44 del
04/07/2016 vincola l’accesso alla formazione e quindi al sostegno ai soli
lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione
in deroga e mobilità in deroga) triennio 2012/2014, lasciando fuori tutti coloro
che, avendo terminato gli ammortizzatori ordinari nello stesso triennio
2012/2014, sono ad oggi privi di sostegno al reddito da oltre due anni (come
Siltal, Morteo, Finmek ).
Per discutere di
quanto fin qui detto e per cercare possibili soluzioni, credo sia utile un
confronto con lei quanto prima”, conclude Sgambato nel rivolgersi al titolare
del dicastero al Welfare del Governo Gentiloni.
Caserta, 03.10.2017
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