mercoledì 29 novembre 2017

L’ISTITUTO TERRA DI LAVORO NELLA GIORNATA PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE GIORNATA PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE


Il 24 novembre è stato un giorno di partecipazione consapevole di tutti gli alunni e docenti dell’istituto presieduto da Emilia Nocerino alla celebrazione della giornata mondiale sul tema della violenza sulle donne. Nell’ottica di rendere gli studenti sempre più consapevoli protagonisti della vita civile, gli alunni delle classi quinte, succedendosi in Aula Magna e nel Teatro dell’istituto, in una maratona intensa e ininterrotta (dalle 9 alle 13) hanno inteso sensibilizzare e informare i compagni delle altre classi, confrontandosi sul tema dei diritti alle donne, della formazione delle giovani generazioni, dei centri antiviolenza, con riflessioni, poesie, video, letture, drammatizzazioni, sul tema della violenza sulle donne. Gli studenti sono stati entusiastici propagandisti di una cultura antiviolenza e di un autentico culto e rispetto per le persone deboli e indifese, quali molto spesso donne e bambini. Essi hanno voluto dare spazio e voce a chi non ha più aderendo alla iniziativa “posto occupato” dell’omonima associazione promotrice dell’idea ( si occupa una sedia vuota con un oggetto per simboleggiare una donna che avrebbe potuto essere lì se non fosse stata uccisa). Gli studenti hanno visitato le classi prime e seconde nelle loro aule, presentando altri contributi e riflessioni. E’ stato realizzato un poster fotografico sul tema della violenza sulle donne, affisso in istituto. L’attività, promossa e realizzata dal DIPARTIMENTO DI LETTERE, è stata molto apprezzata dagli studenti e dai docenti, anche perché questi ultimi hanno potuto ascoltare e guardare i loro studenti muoversi in autonomia e gestire uno spazio a loro disposizione con creatività e gioia.
Si ripeterà l’iniziativa anche in futuro e per altre occasioni.
Sii dolce con me.
Sii gentile.
È breve il tempo che resta.
Poi saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano.
Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani.
Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere. (da una poesia di Mariangela Gualtieri)

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