Avellino
provincia più colpita dal coronavirus al Sud tra ospedali dismessi e pochi
infermieri. Barbaro (Lega): «il ministro Speranza intervenga»
ROMA
– È la provincia di Avellino ad
avere la maggior incidenza di contagi in proporzione alla popolazione nel
Mezzogiorno d’Italia (dati aggiornati al 16 marzo) – con 1,16 casi di covid-19
coronavirus ogni 10.000 abitanti – ed il caso arriva in Parlamento con una
interrogazione presentata ieri al Senato da Claudio Barbaro, senatore in forza alla Lega, ed indirizzata al
Ministro della Salute, Roberto Speranza.
«La
piccola provincia dell’entroterra campano si ritrova a fronteggiare questa
emergenza senza strutture sanitarie idonee – si legge nel testo – e,
specialmente e dopo il caso Ariano Irpino, si evidenzia la necessità di un
congruo intervento pubblico che affronti il problema delle strutture e della
carenza di operatori, infermieri e medici, esausti dopo ore ed ore di
interrotto lavoro».
L’emergenza
non è solo accentuata dalla dismissione ed inutilizzo dell’ex ospedale Maffucci di Avellino – struttura in disuso da anni che
era stata già identificata e proposta dal sen. Barbaro in una interrogazione
presentata il 10 marzo – e del presidio
ospedaliero del comune di Bisaccia ma anche dall’orografia del territorio irpino,
che rende non facili tutti i collegamenti, a cui si aggiunge la recente
decisione della Regione Campania di dislocare nuovi ospedali prefabbricati
esclusivamente nelle provincie di Caserta, Napoli e Salerno.
Per
fronteggiare l’emergenza, scrive il sen. Barbaro, «l’azienda ospedaliera di
rilievo nazionale San Giuseppe Moscati di Avellino ha in atto un avviso
pubblico a norma di legge per il reclutamento di infermieri; considerato il
momento difficile, tale reclutamento potrebbe rappresentare un’ottima occasione
per implementare l’organico infermieristico attraverso una graduatoria già
stilata con i criteri dell’ufficialità e a seguito di una procedura già
espedita prima della emergenza, tuttavia all’interrogante risulta che la citata
azienda ospedaliera offra contratti di soli 3 mesi non rinnovabili, a
differenza di altre aziende ospedaliere come a Napoli e a Caserta, che
concedono contratti di 12 mesi. La prospettiva così limitata di lavoro,
peraltro in un momento delicato ed anche rischioso, determina la rinuncia alla
chiamata dei destinatari, con la conseguenza dello scorrimento della
graduatoria a candidati con punteggi più bassi».
Stanti
così le cose, il sen. Claudio Barbaro chiede al Ministro se intenda intervenire
sulla vicenda, favorendo una contrattazione più congrua e, contemporaneamente
se intenda’ di intervenire per l’utilizzo delle strutture dismesse in provincia
di Avellino al fine di impiegarle nell’emergenza susseguente al contagio da coronavirus.
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