giovedì 5 marzo 2020

CORONAVIRUS. Garante dei Disabili Regione Campania Colombo: “Provvedimenti del Governo condivisibili ma non bisogna dimenticare le 'persone fragili'




Oltre 2700 casi e più di 100 morti. Sono i numeri provvisori del Coronavirus che sta mettendo in grossa difficoltà anche il nostro Paese. I provvedimenti del Governo per prevenire ed arginare questa influenza si susseguono nella speranza che molto presto si possa uscire dal tunnel. Sull'argomento è intervenuto anche il Garante dei Disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “E' un momento complicato perchè il virus sembra si stia diffondendo a macchia d'olio anche in altre nazioni europee. L'augurio di tutti è che il coronavirus venga sconfitto quanto prima. Il Governo ha varato una serie di misure straordinarie (condivisibili) che però potrebbero generare l'insorgere di nuove problematiche per le persone con disabilità. Sono perfettamente daccordo - spiega Colombo- con la nota di Antonio Caponetto (Capo dell'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri), indirizzata, pochi giorni fa, al Capo del Dipartimento per la Protezione Civile e all’Ufficio di Gabinetto del Ministro della Salute. Infatti le persone con disabilità sono quelle più a rischio in situazioni di emergenza. E' giusto allora, visto che  il DPCM del 23 febbraio 2020 all’art. 1, comma 1, prevede la sospensione di attività pubbliche e private, con l’eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità,  che i cosìdetti Centri Diurni per Disabili rientrino, almeno nella nostra Regione, dove fortunatamente non si registrano ad oggi focolai, tra i servizi essenziali. Continuando, il provvedimento di 'quarantena' potrebbe indebolire la rete di assistenza, supporto e protezione destinata alle persone con gravissime disabilità o con forme di non autosufficienza che vivono al proprio domicilio. Penso ad un disabile assistito da un anziano genitore. Tali soggetti, in caso di quarantena, potrebbero avere maggiori difficoltà ad autogestirsi e a seguire le istruzioni delle Autorità. Auspico perciò, nei limiti del consentito, che si possa assicurare maggiore coordinamento fra le strutture del Sistema Nazionale di Protezione Civile su base locale, le Asl, le strutture di assistenza e le associazioni su base locale, al fine di garantire il giusto supporto per tali casistiche. Inoltre -prosegue il Garante dei Disabili della Regione Campania- va creato un sistema che permetta il superamento delle barriere alla comunicazione. Ad esempio, i numeri verdi telefonici che sono stati istituiti a livello centrale e regionale non possono essere utilizzati da persone sorde o con ipoacusia. Pertanto andrebbe affiancata una modalità di comunicazione via email per questa categoria di persone. Infine andrebbero previste traduzioni delle principali comunicazioni di emergenza in 'Lingua dei Segni Italiana' per permettere l’accesso alle informazioni utili anche ai sordi segnanti”.
Napoli, 5.03.2020

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